Egitto: nuova strage, decine di morti
Si aggrava la crisi in Egitto, dopo la strage di mercoledì che ha causato, secondo cifre ufficiali, quasi 700 vittime perlopiù tra i manifestanti che da oltre un mese contestano il colpo di Stato con cui i militari hanno destituito il presidente eletto Mohammed Morsi. Dopo un Ferragosto relativamente tranquillo, migliaia di supporter del deposto capo di Stato hanno affollato le strade di moltissime città dopo la preghiera del venerdì. La reazione della polizia è stata violenta. Condanne da tutto il mondo
Si aggrava la crisi in Egitto, dopo la strage di mercoledì che ha causato, secondo cifre ufficiali, quasi 700 vittime perlopiù tra i manifestanti che da oltre un mese contestano il colpo di Stato con cui i militari hanno destituito il presidente eletto Mohammed Morsi. Dopo un Ferragosto relativamente tranquillo, migliaia di supporter del deposto capo di Stato hanno affollato le strade di moltissime città dopo la preghiera del venerdì, nonostante il governo provvisorio avesse avvertito i Fratelli musulmani che non sarebbero più stati tollerati sit-in di protesta in Egitto. Minaccia attuata: l'esercito e le forze di sicurezza che da tre giorni presidiano le strade del Cairo e che oggi hanno bloccato tutte le strade principali coi carrarmati hanno sparato sui cortei. Le vittime sono numerosissime tra i manifestanti (si parla già di oltre 100), con un bilancio destinato a crescere di ora in ora, ma ci sarebbero 24 morti anche tra i poliziotti. Le forze dell'ordine avrebbero sparato sulla folla in piazza Ramses da elicotteri, ma anche oggi non sono mancati i cecchini appostati sui tetti. Molte vittime si registrano anche in alcune città a nord di Suez, mentre cresce la preoccupazione tra la comunità cristiana (oltre 40 le chiese attaccate) e nelle località turistiche. Belgio e Germania hanno sconsigliato qualunque viaggio nel Paese e così anche il Ministero degli Esteri italiano. Intanto, si moltiplicano le condanne della violenza e della repressione, sia nella Ue che in Italia.