Loreto, dura lotta all'accattonaggio
Paolo Niccoletti, sindaco nella città della Basilica della Santa Casa, eletto con la lista civica «Insieme per Loreto», ha deciso di intervenire con l'ordinanza perché preoccupato per «l'ampia dimensione assunta dal fenomeno dell'accattonaggio nel territorio comunale, spesso praticato in modo ripugnante, insistente o vessatorio, simulando deformità o malattie, o adoperando altri mezzi fraudolenti, come ad esempio gli animali, per suscitare pietà»
LORETO (ANCONA) - Il sindaco di Loreto - sede del noto Santuario Mariano - ha emesso un'ordinanza che vieta forme di accattonaggio molesto, o «con l'impiego di minori, anziani, disabili o simulando disabilità, in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale». Fatti salvi eventuali profili penali, chiunque viola le nuove norme rischia una sanzione amministrativa che va da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro.
Paolo Niccoletti, sindaco nella città della Basilica della Santa Casa, eletto con la lista civica «Insieme per Loreto», ha deciso di intervenire con l'ordinanza perché preoccupato per «l'ampia dimensione assunta dal fenomeno dell'accattonaggio nel territorio comunale, spesso praticato in modo ripugnante, insistente o vessatorio, simulando deformità o malattie, o adoperando altri mezzi fraudolenti, come ad esempio gli animali, per suscitare pietà».
In molti casi minori disabili e anziani vengono sfruttati per raccogliere l'elemosina. In altre circostanze - recita l'ordinanza - fingersi accattoni diventa «un diversivo per agevolare borseggi, scippi e furti in genere».
«La sicurezza urbana, il pubblico decoro e la normale fruizione degli spazi pubblici sono minacciati» secondo Niccoletti. Che prevede anche la sanzione accessoria del «sequestro cautelare del denaro e delle attrezzature (le stampelle dei falsi invalidi?) impiegate nell'attività di accattonaggio».
Il denaro sequestrato «dovrà essere devoluto alla Caritas diocesana di Loreto».