Valanga a Cortina, salvi quattro sciatori
CORTINA (BELLUNO) - È scesa per circa trecento metri nel canale attraversato dalla pista di Forcella Rossa, a Cortina d’Ampezzo, la valanga che oggi si è staccata dalla Tofana. Una enorme massa, precipitata in località Ra Vales, che ha raggiunto due sciatori italiani, solo avvolti dal nevischio sollevato, e due stranieri, rimasti parzialmente sepolti, ma usciti da soli dalla «trappola bianca».
CORTINA (BELLUNO) - È scesa per circa trecento metri nel canale attraversato dalla pista di Forcella Rossa, a Cortina d’Ampezzo, la valanga che oggi si è staccata dalla Tofana. Una enorme massa, precipitata in località Ra Vales, che ha raggiunto due sciatori italiani, solo avvolti dal nevischio sollevato, e due stranieri, rimasti parzialmente sepolti, ma usciti da soli dalla «trappola bianca».
Unicamente per un caso fortuito, dunque, la slavina non è costata la vita a nessuno. In questa circostanza non si sarebbe neppure potuto parlare di imperizia o sprezzo del pericolo, visto che i quattro stavano scendendo lungo una pista aperta e regolarmente battuta. Una tra le più frequentate della località ampezzana, almeno dagli sciatori provetti, proprio per la sua difficoltà, che consiste non tanto nella pendenza quanto nella ridotta larghezza del tracciato, quasi una sorta di imbuto contornato dalle rocce. Anzi, per molti è ritenuta la pista più dura d’Italia o almeno delle Dolomiti.
Chi abita a Cortina ieri pomeriggio aveva avvertito distintamente i boati causati dalle esplosioni programmate, grazie a una Daisy bell, una «campana» trasportata da un elicottero del Soccorso alpino, con le quali si è cercato di disgregare (con una miscela di idrogeno e ossigeno azionata a distanza) gli accumuli di neve della zona ritenuti più pericolosi.
Per lunghissimi minuti si è temuto stamane che qualcuno fosse rimasto sepolto sotto la neve, che sul bordo esterno del fronte della valanga ha raggiunto uno spessore di oltre quattro metri.
I quattro «miracolati» hanno infatti riferito ai soccorritori e alla Polizia di essere certi che al momento del distacco davanti a loro non ci fosse nessuno in pista, ma di non poter giurare su cosa potesse essere accaduto alle loro spalle.
Così sono stati fatti intervenire i cani da valanga ed è stato eseguito un sondaggio in un punto in cui uno degli animali aveva marcato la neve, sulla pista alta oltre un metro. Mentre dall’alto un elicottero ha perlustrato palmo a palmo il punto indicato dai cani. Solo al termine della bonifica tutti hanno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
Mauro Da Poz, capo della stazione di Cortina del Soccorso alpino, rinnova l’invito alla prudenza. «Quest’anno bisogna fare ancora più attenzione del solito - spiega - perché c’è tantissima neve, accumulata in condizioni diverse e con caratteristiche diverse». Guardando il cielo Da Poz non può che ripetere, allargando le braccia: «È andata non bene, benissimo».