«Potenziali stupratori», M5S querela Boldrini
"Eversivi. Potenziali stupratori. È possibile che la terza carica dello Stato si esprima con questo linguaggio, e lanci simili pesantissime accuse, nei confronti della prima forza politica del Paese e della principale opposizione? È possibile che faccia questo durante un'intervista televisiva? Gli italiani sono ormai abituati a qualunque sconcezza, e un simile atteggiamento passa ormai quasi inosservato. Specialmente se la stampa non se ne accorge, o finge che tutto sia normale". Lo scrive Roberta Lombardi, deputata del M5S
"Oggi ho presentato a nome del M5S una denuncia di querela per diffamazione nei confronti della Presidente Boldrini. È ora di riportare un pò di normalità in questo Paese e in questa informazione". Lo annuncia la deputata M5s Roberta Lombardi sul blog di Grillo ricordando che le farsi oggetto della denuncia sono quelle della Presidente della Camera: "eversivi" e "potenziali stupratori". "È possibile che la terza carica dello Stato si esprima con questo linguaggio, e lanci simili pesantissime accuse, nei confronti della prima forza politica del Paese e della principale opposizione? È possibile che faccia questo durante un'intervista televisiva? Gli italiani sono ormai abituati a qualunque sconcezza, e un simile atteggiamento passa ormai quasi inosservato. Specialmente - conclude - se la stampa non se ne accorge, o finge che tutto sia normale".
LA REPLICA
Nessun riferimento diretto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle nè nel caso di riferimenti agli "atti eversivi", nè in quello sui "potenziali stupratori". È quanto rilevano fonti vicino alla presidente della Camera, Laura Boldrini, querelata dalla deputata M5s Roberta Lombardi a nome del M5s per quelle frasi, dice, pronunciate nei confronti del Movimento. Innanzitutto, si fa notare, la Presidente nell'intervista da Fabio Fazio "non ha mai citato, neppure indirettamente, i parlamentari": quando ha parlato di potenziali stupratori, "si riferiva chiaramente ai commenti che sono apparsi sotto il sondaggio lanciato sul blog da Beppe Grillo" dove sono apparsi insulti, molti dei quali irripetibili. Era, insomma, nei confronti di queste persone che hanno scritto in rete frasi volgari, fortemente sessiste e aggressive nei suoi confronti che la Presidente si sarebbe rivolta definendole "potenziali stupratori". Sempre stando ai chi alla Presidente è vicino, anche quando Boldrini ha parlato di fatti eversivi si riferiva agli atti con cui sono stati bloccati i lavori nelle Commissioni. "Fatti eversivi" insomma; non deputati "eversori" come si lascia invece intendere nella denuncia. "Fatti" così fuori delle regole al punto che è ancora in corso il lavoro di un ufficio di Presidenza per sanzionarne gli autori.