Berlusconi sceglierà i candidati di Forza Italia
Forza Italia è sempre più divisa al proprio interno e le divisioni rischiano di far perdere deputati e voti, come mostrano gli ultimi sondaggi. Così, nei vent'anni dalla prima vittoria elettorale del 28 marzo 1994, Silvio Berlusconi si ritrova ancora una volta padrone incontrastato del partito. Riunisce per la prima volta il comitato di presidenza fresco di nomina per affrontare il tema delle liste alle elezioni europee, con la presenza o meno dei parlamentari, argomento che da settimane è al centro di aspre polemiche
Forza Italia è sempre più divisa al proprio interno e le divisioni rischiano di far perdere deputati e voti, come mostrano gli ultimi sondaggi. Così, nei vent'anni dalla prima vittoria elettorale del 28 marzo 1994, Silvio Berlusconi si ritrova ancora una volta padrone incontrastato del partito. Riunisce per la prima volta il comitato di presidenza fresco di nomina per affrontare il tema delle liste alle elezioni europee, con la presenza o meno dei parlamentari, argomento che da settimane è al centro di aspre polemiche.
Ed è proprio su questo tema che per quasi due ore si discute nel parlamentino azzurro riunito a palazzo Grazioli, senza trovare la quadra. Tra le divisioni, una soluzione per uscire dall'impasse la fornisce Paolo Romani: delegare lo stesso Berlusconi alla composizione delle liste. Proposta accolta da tutti all'unanimità, non solo degli aventi diritto al voto ma anche dal resto dei presenti a cui l'ex premier ha esteso il diritto di votare.
Così, spetterà all'ex Cavaliere decaduto e interdetto, che non potrà essere candidato, decidere ancora una volta chi mandare in Europa. Mentre per le europee lo slogan sarà «Più Italia in Europa». Ma per essere certi di non finire alle spalle del Movimento 5 Stelle, in rimonta, serve darsi da fare, rafforzando i Club Forza Silvio sul territorio, il primo contatto con gli elettori.
E se sul simbolo, che avrà la scritta Berlusconi e lo slogan Europa, non ci sono novità, ora è sui nomi che si attende di capire se l'ex premier riuscirà con le sue scelte a ricompattare il partito o se proprio le scelte daranno il via a nuove defezioni e ad adesioni al Ncd di Angelino Alfano.