Il Vaticano su Brittany: «Non è morte dignitosa»
«Il gesto di Brittany Maynard - ha spiegato il ministro vaticano della bioetica - è in sè da condannare, ma quello che è successo nella coscienza noi non lo sappiamo. Noi scegliamo sempre cercando il bene, il guaio è quando sbagliamo. Questa donna lo ha fatto pensando di morire dignitosamente, ma è qui l'errore, suicidarsi non è una cosa buona, è una cosa cattiva perchè è dire no alla propria vita e a tutto ciò che significa rispetto alla nostra missione nel mondo e verso le persone che si hanno vicino» La morte di Brittany
«Il gesto di Brittany Maynard - ha spiegato il ministro vaticano della bioetica - è in sè da condannare, ma quello che è successo nella coscienza noi non lo sappiamo. Noi scegliamo sempre cercando il bene, il guaio è quando sbagliamo. La coscienza è come un santuario in cui non si può entrare. Ma riflettiamo sul fatto che se un giorno si portasse a termine il progetto per cui tutti i malati si tolgono la vita, questi sarebbero abbandonati completamente: il pericolo è incombente perchè la società non vuole pagare i costi della malattia e questa rischia di divenire la soluzione».
«Questa donna - ha detto ancora mons. Carrasco de Paula - lo ha fatto pensando di morire dignitosamente, ma è qui l'errore, suicidarsi non è una cosa buona, è una cosa cattiva perchè è dire no alla propria vita e a tutto ciò che significa rispetto alla nostra missione nel mondo e verso le persone che si hanno vicino».