Bottamedi: io con Rossi dialogo ma da indipendente
«Resto indipendente, non aderisco a un partito ma mi sforzo di svolgere al meglio il mio lavoro anche dialogando con la maggioranza provinciale sui temi che presentano possibili convergenze, mentre sugli altri continuo a fare opposizione». Così la consigliera provinciale Manuela Bottamedi replica a chi in questi giorni ha dato un'interpretazione politica al confronto pubblico sulla scuola che la ex esponente M5S organizza stasera, venerdì, a Riva del Garda, cui parteciperà anche il presidente Ugo Rossi.
Perciò, spiega la consigliera, è fuori strada chi interpreta come una manovra di avvicinamento a qualche partito di maggioranza (in particolare al Patt) questo impegno per aprire un «percorso collettivo di analisi e riflessione sui cambiamenti da apportare al sistema scolastico trentino».
Dunque, la consigliera dalla valle dei Laghi, che nelle settimane scorse avrebbe ricevuto qualche offerta interessante per passare sui banchi della maggioranza, conferma che preferisce restare non allineata, pur non rifiutando a priori di confrontarsi con il centrosinistra, dove ha trovato «interlocutori seri».
E a chi tuttora la critica per aver lasciato la lista nella quale fu eletta un anno fa, ricorda «di aver avuto buone ragioni per arrivare a quella scelta» e aggiunge che ora si sente veramente in condizioni di poter operare «al servizio del territorio».
Una libertà di azione e un'indipendenza raggiunte, dunque, dopo l'addio al gruppo consiliare pentastellato, cioè al suo collega Filippo Degasperi: «Io rimango un consigliere di minoranza ma ora ho la piena libertà di confrontarmi con tutti in modo costruttivo e non uso di certo le tematiche scolastiche per farmi pubblicità. Cerco soltanto di fare il mio lavoro di insegnante prestata alla politica, di consigliera provinciale membro della commissione istruzione. Perciò non accetto strumentalizzazioni, insinuazioni o polemiche pretestuose. Sono una persona seria che interpreta il suo ruolo cercando di dare un contributo per costruire un Trentino migliore».