Londra: rivelazioni shock sulla rete di pedofili-killer

Strangolato a 12 anni durante un’orgia con dei parlamentari britannici e altri pedofili «vip».

Nuovi raccapriccianti particolari emergono sullo scandalo di pedofilia che riguarderebbe figure pubbliche britanniche nel periodo tra gli anni Settanta e Ottanta Stando a quanto scrive sul suo sito il quotidiano britannico Daily Telegraph, a distanza di circa 40 anni, Scotland Yard sta alzando il coperchio sui presunti misfatti commessi da pedofili di alto rango sociale che si sarebbero riuniti per abusare le loro giovani vittime: in qualche caso fino a ucciderle.


Il quotidiano riferisce in particolare di uno dei tre «possibili omicidi» legati a quel giro di sfruttamento dei minorenni su cui stanno investigando le forze dell’ordine. Nel primo caso l’aguzzino sarebbe stato addirittura un deputato conservatore, sospettato di aver strangolato e ucciso un dodicenne durante un festino negli anni ‘80 davanti ad altri rappresentanti dei Comuni dopo che tutti avevano abusato del ragazzino. I fatti sarebbero avvenuti in un condominio di lusso abitato da deputati nel centro della capitale britannica. In un secondo caso - continua il quotidiano - un altro bambino di circa 10 anni sarebbe stato investito e poi ucciso da uno dei suoi violentatori.


A lanciare le accuse, e a svelare l’orrore, è stato un uomo, che oggi ha 40 anni, e che afferma di aver fatto parte, trent’anni fa, di un gruppo di 15 fra bambini e ragazzi vittime degli abusi di questa personaggi influenti, fra cui politici, all’interno di hotel e appartamenti di prestigio a Londra.


L’uomo ha riferito particolari spaventosi ai detective di Scotland Yard e ha raccontato di avere assistito di persona agli abusi e all’omicidio del 12enne. Secondo la sua descrizione il killer aveva i capelli color castano, ma egli non conosceva il suo nome. Null’altro trapela comunque per ora sull’identità del presunto strangolatore del minorenne. Inoltre a complicare la vicenda c’è la distanza temporale, più di 30 anni dai fatti, e non si esclude nemmeno l’ipotesi che l’omicida, o suoi complici, possano non essere più in vita.


L’inchiesta è stata ribattezzata «Operazione Faibanks» da Scotland Yard, che a sua volta non ha fornito per il momento altri particolari. Fonti di polizia hanno confermato peraltro che «risultano esserci altri casi non solo di abusi sessuali, ma anche di possibile uccisione delle vittime».

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