Berlino insiste «La Grecia onori i patti»
La Germania non ha cambiato idea sulla Grecia e avverte Atene di rispettare i patti anche se Tsipras dovesse vincere le elezioni. Berlino mette le cose in chiaro all'indomani di indiscrezioni secondo cui non sarebbe più preoccupata di una «Grexit» dall'euro.
Il governo tedesco «si aspetta che la Grecia rispetti i piani di risparmio concordati con i creditori internazionali anche in caso di vittoria della sinistra radicale alle elezioni», ha dichiarato a Berlino il portavoce governativo, Georg Streiter, sottolineando quindi che «non c'è nessun cambio di rotta» circa una possibile uscita di Atene dall'euro. Si tratta della prima dichiarazione ufficiale dopo che il settimanale Der Spiegel aveva scritto che la cancelliera, Angela Merkel, e il ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, considererebbero realistica, e non drammatica, una eventuale uscita della Grecia dall'euro sulla scia di una vittoria del movimento di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras, alle elezioni anticipate del 25 gennaio prossimo. La formazione antieuro di Tsipras respinge la politica lacrime e sangue imposta dalla troika ad Atene, sostenendo che si è rivelata «catastrofica» per la popolazione greca, promette un aumento dei salari e chiede inoltre una svalutazione del debito ellenico in modo da renderlo sostenibile. Su questo tema il leader di Syriza sottolinea che «nel 1953 fu fatto per la Germania e nel 2015 deve essere fatto per la Grecia».
Il premier di centro destra, Antonis Samaras, attacca dichiarando che Tsipras con la sua politica «porterà il paese alla bancarotta». Ma a tre settimane dal voto Syriza nei sondaggi è davanti a Nuova Democrazia, il partito del premier, e ai socialisti del Pasok, che formano il governo di coalizione. Se le elezioni ci fossero oggi la sinistra radicale prenderebbe il 30,4% dei voti, in deciso rialzo dal 27,1% di metà dicembre, con 3,1 punti percentuali di vantaggio sui conservatori.
Da Bruxelles intanto la Commissione Ue ribadisce:«La nostra posizione sulle elezioni in Grecia resta quella espressa dal commissario Pierre Moscovici il 29 dicembre», con cui si evidenzia l'importanza che la Grecia esprima «un forte impegno» per l'Ue e per le riforme, «essenziali» per «tornare a prosperare nell'area euro».