«Ticket, via l'esenzione agli over 65». Donata Borgonovo Re favorevole

Togliere l'attuale esenzione dal pagamento dei ticket sanitari al compimento dei 65 anni e prevederla solo per anziani con pensioni sociali, patologie gravi, per chi è disoccupato o per le famiglie numerose: è la proposta delle Regioni

di Patrizia Todesco

Togliere l'attuale esenzione dal pagamento dei ticket sanitari al compimento dei 65 anni e prevederla solo per anziani con pensioni sociali, patologie gravi, per chi è disoccupato o per le famiglie numerose: è la proposta delle Regioni secondo quanto ha detto all'Ansa il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto.

E l'assessora alla sanità trentina Donata Borgonovo Re di fronte a questa ipotesi non si tira indietro. C'è bisogno di fare cassa e di evitare esenzioni a chi non ne ha realmente bisogno soprattutto perchè sembrano esserci altre categorie maggiormente in difficoltà. 

«Credo che non bisogna classificare automaticamente gli over 65 enni come una categoria bisognosa di un certo tipo di sostegno. Tutto dipende dalle condizioni finanziarie e patrimoniali in cui versano questi soggetti e dunque dalla loro capacità di contribuire alle spese», puntualizza l'assessora che attende ora di vedere il contesto complessivo della novità e di capire dove e come si collocherà la proposta.

«Ho visto anch'io la notizia dal lancio di agenzia - dice l'assessora - e quindi domani (oggi per chi legge, ndr) si tratterà di approfondire. Noi avevamo già detto che avremmo preso il pacchetto completo credo che questo sia uno degli aspetti. Certo non si può pensare di continuare togliere senza aggiungere qualche risorsa».
«Le aspettative di vita sono aumentate - ha detto il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto - e si va in pensione più tardi; dunque non ha senso dare esenzioni a persone non afflitte da gravi patologie. Al tempo stesso ha più senso prevedere esenzioni per chi è disoccupato o a chi vive con una pensione sociale, o a chi mantiene una famiglia numerosa oppure mantiene la famiglia ed ha uno stipendio basso. Non si toglie nulla a nessuno ma si sposta l'attenzione verso chi ne ha più bisogno.

La proposta messa a punto dalle Regioni, tiene conto delle nuove povertà causate anche dalla lunga crisi. Quelli elaborti fino ad ora dal coordinatore degli assessore regionali sono indirizzi e sarà poi il ministero della Salute, eventualmente, a doverli recepire. «Le Regioni possono poi ampliare i criteri base, ma questi devono essere definiti dal ministero», ha puntualizzato Coletto.

Ad oggi per ottenere l'esenzione bisogna avere compiuto 65 anni e avere un reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui.

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