Dalla Torre: in Provincia coalizione in difficoltà
«Il Cantiere Civico Democratico è una proposta che nasce dalla constatazione di due difficoltà: un appannamento del centrosinistra autonomista nel governo della città di Trento e i problemi della coalizione a livello provinciale, che sono percepiti dall'elettorato. Noi vogliamo cercare di recuperare più spirito di coalizione, avendo trovato l'indisponibilità di Patt e Pd».
Alessandro Dalla Torre , in passato capo di gabinetto di Lorenzo Dellai in Provincia e ora candidato del «Cantiere Civico Democratico», la nuova lista aperta con cui l'Upt si presenta alle elezioni comunali a Trento, replica così al senatore e segretario del Patt, Franco Panizza , che in un'intervista all' Adige ieri si diceva certo che a queste elezioni il Patt supererà l'Upt a Trento diventando il secondo partito dopo il Pd e dichiarava di non comprendere il senso dell'operazione «Cantiere».
«Panizza - continua Dalla Torre riferendosi alla presenza nella lista dellle Stelle alpine di candidati provenienti dal centrodestra come Filippin - parla del Patt come di un partito non ideologico, come se gli altri fossero invece tutti partiti ideologici. Le ideologie sono finite con il Novecento, ma questo non autorizza a dire che allora le storie politiche e personali sono tutte uguali: questo è falso e pericoloso, perché apre la strada al trasformismo, che è un male della politica italiana: centrodestra e centrosinistra infatti non sono uguali. Il Cantiere, comunque, a differenza di quanto sostiene Panizza non è schiacciato sul Pd come non lo è verso il Patt».
Riguardo alla competizione tra le Stelle alpine e il Cantiere per la conquista del secondo posto dietro il Pd in città, Dalla Torre replica: «Il Patt che esprime la guida della coalizione a livello provinciale, con le parole del segretario Panizza dimostra di ridurre tutto a rapporti di forza e di potere e questo è preoccupante. La competizione interna è legittima, ci mancherebbe, ma forse sarebbe più produttivo per la coalizione un confronto sull'idea che abbiamo sul futuro della città, invece di ridurre tutto a chi prenderà più voti».
Il deputato ed ex governatore Lorenzo Dellai è più secco nella sua replica al senatore Panizza che prevede il sorpasso del Patt sull'Upt oggi «Cantiere» e dice acido: «Panizza va bene come promoter della campagna acquisti delle candidature del Patt, ma riguardo alle previsioni dovrebbe darsi una calmatina, si crede Nando Pagnoncelli, ma non mi risulta che lo sia».
La segretaria provinciale dell'Upt, Donatella Conzatti, che nelle settimane scorse non ha nascosto la sua insofferenza verso la decisione di Dellai e del coordinamento del partito a Trento di presentare una lista nel capoluogo sostituendo il simbolo dell'Upt con quello del «Cantiere Civico Democratico», ora dichiara: «La nostra lista a Trento è una sperimentazione: più del 50% dei candidati sono dell'Upt, 5 vengono dall'Italia dei valori, altri due hanno già frequentato i nostri forum».
Parlando poi più in generale di come il centrosinistra autonomista arriva all'appuntamento delle elezioni comunali nei principali comuni trentini - in alcuni casi unito ma in molti altri diviso - commenta: «I problemi che sono sorti tra noi sono legati principalmente a uno scontro fra generazioni all'interno dei partiti. Sia nell'Upt, che nel Pd e nel Patt, penso soprattutto a Rovereto, si è manifestato un problema generazionale: figure più "storiche" presenti nei tre partiti hanno cercato di fermare nuovi processi politici che si volevano avviare».