Comunali, ieri incontri con Serracchiani, Gelmini e Revelli
Ultimi botti di campagna elettorale, ieri, nelle località del Trentino chiamate al voto per scegliere i sindaci e rinnovare i consigli comunali. Fra gli altri volti noti nazionali, sono sfilati nel capoluogo e in altri centri, debora Serracchiani del Pd, Alessandro Di Battista del movimento Cinque stelle, Mariastella Gelmini di Forza Italia e lo studioso Marco Revelli per l'Altra Trento,
«Quando si amministra bene, il risultato elettorale sarà la risposta: vuol dire che ci si è fatti carico di persone e cose. Dire sempre no è facile. E dire di stare fermo è il peggiore consiglio che si può dare a un amministratore. Noi invece siamo abituati a confrontarci su temi concreti, dal livello di prossimità di un Comune a quello di una Regione». Così la vicesegretaria nazionale del Pd e presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che ieri pomeriggio ha chiuso al ristorante Forst la campagna elettorale del Pd per le comunali di domani, domenica.
La nota esponente della leadership renziana è intervenuta accano al sindaco e candidato alla rielezione Alessandro Andreatta, alla segretaria Pd Giulia Robol e al vicepresidente della Provincia, Alessandro Olivi.Prima di raggiungere il capoluogo, Debora Serracchiani ha visitato anche Pergine e Borgo Valsugana, sempre per sostenere i candidati sindaco del centrosinistra.
Sempre in città, bagno di folla in piazza Battisti per il deputato Alessandro Di Battista che ha rilanciato le ragioni del candidato sindaco M5S Paolo Negroni. «Quando sono ben amministrati, siamo d'accordo sull'utilità di preservare i territori a statuto speciale. Ma se l'autogoverno significa investire 90 milioni di euro in vitalizi non possiamo più parlare di autonomia, si tratta di ruberia», ha detto davanti a oltre un centinaio di persone a Trento, prima di spostarsi a Rovereto.
A sostegno del candidato del centrodestra Claudio Cia è giunto in città, invece, l'ex ministro dell'istruzione ed esponente di spicco di Forza Italia, Mariastella Gelmini. «Quello di Trento - ha spiegato Gelmini - è un modello che andrebbe seguito perché abbiamo una coalizione unita, con un programma chiaro e con persone disinteressate che si mettono al servizio della propria città».
Per chiudere la campagna elettorale de «L'altra Trento», la lista di sinistra che ha come candidata sindaco Antonia Romano, ieri era a Trento il noto sociologo e storico piemontese Marco Revelli, figlio del partigiano Nuto Revelli. L'appuntamento per la chiusura della campagna è stato dato in piazza della Portela e a partecipare oltre ai candidati e a diversi simpatizzati anche Elettra Deiana membro di Sel e Nando Mainardi di Rifondazione comunista.
«Lo spazio che c'è a sinistra - ha spiegato Revelli - è tantissimo e questa volta gli elettori a Trento hanno la possibilità di avere una casa e una candidata sindaco limpida, onesta e determinata».