Brunetta: è la sconfitta di Renzi. De Girolamo: l'Ncd lasci il governo
«Se pensiamo alla Campania, con De Luca ci saranno più problemi che governo, perché De Luca sarà immediatamente sospeso, pena tra l'atro, se questo Renzi non lo farà, un reato d'abuso d'ufficio per Renzi. La Puglia, Emiliano ha già dichiarato di voler concorrere alla leadership del Pd, quindi non sarà certamente un alleato di Renzi»: lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ai microfoni di SkyTg24.
«Nel Veneto - prosegue - la Moretti è stata asfaltata letteralmente dall'alleanza di centrodestra con Zaia e in Liguria la Paita è stata battuta nettamente da Toti. Ne deriva che la linea di Renzi è stata totalmente battuta. Renzi che voleva fare 7-0, cappotto al centrodestra, l'ha subito in casa propria e l'ha subito politicamente. Il vero sconfitto di queste elezioni è proprio Renzi, la sua idea di partito, le sue primarie con i brogli, le sue politiche degli 80 euro, le sue politiche contro i pensionati , le sue politiche contro gli insegnanti, la sua politica economica. Mister 40% non c'è più, anche perchè il Pd di fatto ha dimezzato i propri voti».
La «sintesi virtuosa delle differenze che ci ha portato a vincere queste regionali è una prospettiva applicabile a tutto il centrodestra, anche se non con il pantografo, ha commentato Giovanni Toti, neogovernatore della Regione Liguria, parlando a margine della conferenza stampa dopo la sua elezione. «Abbiamo dimostrato che unito, il centrodestra può essere una alternativa alla sinistra. La Lega? Non ne sono ostaggio ora nè lo sarò mai», ha aggiunto.
Su questa linea, affonda il colpo l'ex ministro Nunzia De Girolamo, deputata di Area Popolare (Ncd-Udc): «Il modello Liguria è risultato vincente ed è la dimostrazione che serve un centrodestra unito da Berlusconi a Salvini. Non è più tempo di minestroni di dubbia qualità. La nostra missione in un governo ormai privo di spinta propulsiva è finita. La permanenza di Ncd nella maggioranza non solo è inutile, ma dannosa per i cittadini italiani e i nostri elettori e anche totalmente priva di una prospettiva politica. Invito, per l'ultima volta, la dirigenza del mio partito ad andare dove ci porta il cuore e la ragione. In caso contrario - prosegue De Girolamo - dichiaro la mia incompatibilità con un progetto estraneo ai principi che hanno portato alla fondazione del Nuovo Centrodestra. Non sono più disponibile a partecipare a organismi geneticamente modificati. Attendo una risposta appellandomi al senso di responsabilità di tutti».