Benzinai, il 24 e 25 giugno sciopero nelle autostrade
I gestori delle aree di servizio autostradali di Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio hanno proclamato 48 ore di sciopero, dalle 22 di martedì 23 fino alle 22 di giovedì 25 giugno. La decisione, si legge in una nota, «è conseguenza inevitabile dello strappo operato dai concessionari».
La decisione - precisa la congiunta delle tre Federazioni - «è conseguenza diretta ed inevitabile dello strappo operato dai concessionari che, in pendenza di una decisione definitiva del Tar - al quale proprio in questi giorni il Mit deve consegnare i piani di ristrutturazione della rete - sulla legittimità degli Atti di indirizzo governativi e soprattutto con un tavolo di concertazione avviato dai ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo economico, hanno inteso unilateralmente avviare le procedure di gara pubblicando i bandi».
Si tratta di «bandi di gara costruiti secondo schemi che contrastano direttamente con le norme vigenti e conservano privilegi e lucrose rendite di posizione - in termini di pedaggi e royalty - che in questi anni hanno prodotto un decadimento verticale della qualità del pubblico servizio offerto all’utenza oltreché un livello di prezzi dei carburanti e del servizio di ristorazione più alti d’Europa ad evidente danno dei consumatori e dei gestori stessi».
Tuttavia - prosegue la nota sindacale - «è bene rimarcare anche le colpevoli responsabilità del Mit e del Mise che proprio non riescono a liberare la loro azione dalle pressioni paralizzanti di operatori potenti come sono i concessionari autostradali stessi, ma anche le compagnie petrolifere ed i marchi della ristorazione».
Per queste ragioni, Faib, Fegica e Anisa, oltre a confermare l’intenzione di impugnare presso il Tar tutti i bandi di gara pubblicati, hanno già provveduto ad inviare un telegramma urgente ai ministri competenti «teso ad utilizzare le proprie competenze in ordine alla sorveglianza per l’attuazione delle concessioni pubbliche in autostrada allo scopo di interrompere immediatamente le procedure di gara e riconvocare immediatamente il tavolo di concertazione, il cui avvio aveva consentito la sospensione dello sciopero già proclamato per il 5 e 6 maggio scorsi».