Ventimiglia: uomini, donne e bambini spostati di peso La politica internazionale non prende una decisione

Spostati, di peso, dalla scogliera alla stazione ferroviaria. Contro la loro volontà, con le loro grida «Dove sono i diritti umani?» che sono rimaste inascoltate. A Ventimiglia carabinieri e polizia hanno sgomberato la scogliera, dove per alcuni giorni, in maniera del tutto pacifica, un gruppo di uomini, donne e bambini, in fuga da guerra, miseria e povertà, stava attendendo la propria chance per una vita migliore, magari in Francia.

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I confini dell’Europa senza frontiere si sono però chiusi di fronte a loro, con il governo francese che ha sbarrato la strada a Mentone, con uno strascico di code polemiche, conferenze stampa, prese di posizione, smentite e accuse tra politici italiani e francesi. Sembrano distantissimi gli abbracci e i brindisi trentini di due settimane fa tra Renzi e Valls, che parevano in perfetta sintonia su tutto, e invece si trovano ora a litigare sulla destinazione di questo gruppo di disperati. Quasi si parlasse di merci e non di persone, Italia e Francia sono al muro contro muro: «Non passano, se ne occupi Roma», dice Parigi. «Non possono stare in Italia», replica Roma.

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Schengen, di fatto, è sospeso e l’Europa è più divisa che mai, con Austria e Svizzera che hanno chiuso le frontiere. L’Ue, l’Unione Europea, premio Nobel per la pace nel 2012, che nei propri principi fondatori «garantisce la libera circolazione di persone, merci, servizi e dei capitali all’interno del suo territorio, promuove la pace, i valori e il benessere dei suoi popoli, lotta contro l’esclusione sociale e la discriminazione, favorisce il progresso scientifico e tecnologico e mira alla coesione economica, sociale, territoriale e solidale tra gli stati membri» non sa cosa fare di queste persone. La soluzione per non decidere è, intanto, quella di spostare dagli scogli alla stazione ferroviaria. In attesa della prossima conferenza stampa di qualche politico, italiano o francese.

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La polizia sgombera i migranti a Ventimiglia


LA CRONACA

- Alcuni contusi e malori durante lo sgombero dei migranti dalla pineta al confine con la Francia di Ponte san Ludovico. Durante l'azione delle forze dell'ordine. alcuni profughi hanno fatto resistenza passiva e agenti e carabinieri, in assetto antisommossa, li hanno presi di peso e caricati sui bus con destinazione stazione ferroviaria. Alcuni migranti che hanno tentato di fuggire sono stati inseguiti e bloccati. L'azione delle forze dell'ordine è stata accompagnata dalle urla delle donne dei migranti.

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- È in corso lo sgombero dei profughi che da giorni sono ammassati al confine con la Francia di Ponte san Ludovico, lungo l'Aurelia. L'operazione, condotta da carabinieri e polizia, è cominciata poco prima delle otto: ci sono stati momenti di tensione quando all'inizio pochi migranti hanno opposto resistenza passiva, ma la situazione è tranquilla. I profughi vengono fatti salire sui bus della Croce Rossa per trasferirli alla stazione di Ventimiglia.

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LE DICHIARAZIONI

- "La scena di Ventimiglia è un pugno in faccia all'Europa ed è la prova che i migranti che non vengono in Italia per stare in Italia, ma per andare in Europa", così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al suo arrivo al consiglio Ue. "È esattamente dalla scena di Ventimiglia che tutti devono trarre insegnamento - afferma -. Credo che quella scena sia davvero un pugno negli occhi di chi non vuol vedere".

- "A Ventimiglia bisogna convincere con fatica e pazienza i migranti che non possono andare in Francia perchè un accordo maledetto come quello di Dublino non lo permette". Lo afferma il prefetto Mario Morcone capo dipartimento per l'immigrazione del Ministero dell'Interno.

- Dopo lo sgombero nella zona della pineta restano ancora circa 100 persone accampate. Il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, non era al corrente dello sgombero. "Nessuno mi ha avvertito - ha detto - ne prendo atto, e sottolineo il comportamento esemplare dei cittadini". Domani Ioculano sarà a Roma per partecipare al Consiglio nazionale dell'Anci. Secondo la Croce Rossa "la situazione è comunque sotto controllo e i profughi sono tranquilli", dice Fiammetta Cogliolo. "Stiamo facendo opera di mediazione per spiegare dove sono stati spostati i loro compagni", aggiunge. Attivo alla stazione un punto di controllo sanitario e sul confine è presente un presidio di ambulanze per casi di necessità. Previsto anche per oggi la distribuzione di pasti caldi da parte della Croce rossa italiana e francese.

- "A fronte dei respingimenti in atto a Ventimiglia e della chiusura di alcuni Stati membri all'introduzione delle quote così come stabilito dall'Ue, l'Italia deve trovare la forza di reagire e porsi come interlocutore massimo di una nuova Europa che guardi alla Sponda sud del Mediterraneo e al futuro del continente partendo da un progetto rincorso per decenni dai nostri padri fondatori, vale a dire la costruzione e la realizzazione degli Stati Uniti d'Europa". Lo dichiara il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.


I FATTI E LE REAZIONI

È muro contro muro tra Francia e Italia sull'immigrazione. "I migranti non passano, se ne occupi Roma", tuona il ministro dell'Interno transalpino, Bernard Cazeneuve. Parigi, replica a stretto giro il premier Matteo Renzi, "non può lasciare queste persone in Italia". Uno scontro frontale che non sembra un buon viatico verso il vertice Ue dei capi di Stato Ue del 25 e 26 giugno, che minaccia di chiudersi con un piano penalizzante per l'Italia. In questo caso, lamenta Renzi, "l'Italia farà da sola, ma sarebbe una grande sconfitta per l'Europa". Gli dà man forte l'Alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Ràad Al Hussein, che esorta l'Unione a compiere "passi coraggiosi" in materia di immigrazione, per "dare rifugio, su un certo numero di anni, a un milione di rifugiati sfollati dai conflitti in Siria e altrove".

FRANCIA, ITALIA SI FACCIA CARICO MIGRANTI - Il casus belli è la frontiera di Ventimiglia, dove la Francia ha ripristinato i controlli fissi - sospendendo, di fatto, Schengen - respingendo i migranti che vorrebbero passare il confine. "Chi sono - chiede Cazeneuve - questi migranti? Ci sono molti migranti economici irregolari che non sono dunque oggetto di persecuzioni. Non possiamo accoglierli, dobbiamo riaccompagnarli alla frontiera". Dall'inizio dell'anno, ricorda, "abbiamo avuto circa 8.000 passaggi e abbiamo fatto riammettere in Italia circa 6.000 persone. Non devono passare, è l'Italia che deve farsene carico". Il ministro invita poi l'Italia a creare centri in cui distinguere i rifugiati dai migranti economici.

RENZI; PARIGI EGOISTA, PRONTI A FARE DA SOLI - Renzi, che ieri aveva parlato di un 'piano B' se dall'Ue non dovessero arrivare risposte soddisfacenti, reagisce. "Il piano A - dice - è: si ragiona come comunità e si fa carico di risolvere tutti insieme il problema. L'atteggiamento muscolare di alcuni ministri di Paesi amici va in direzione opposta. L'Italia deve farsi carico e se ne fa, ma se non si trovano soluzioni alte, faremo da soli". L'immigrazione, sostiene, è una "vicenda complessa che si gestisce con la solidità di un Paese come il nostro che non può consentire alla Francia di avere navi nel Mediterraneo e lasciare" i migranti "in Italia. Nessun egoismo nazionale può chiudere gli occhi".

ANCHE SVIZZERA E AUSTRIA BLOCCANO FRONTIERE - Anche la Svizzera, intanto, ha chiuso le frontiere. Nei primi cinque mesi dell'anno i respingimenti al confine con l'Italia sono stati quasi 1.700. Blocchi pure in Austria e la Commissione europea sta verificando il rispetto del trattato di Schengen in questi Paesi. I presidi ai confini creano un 'tappò al flusso di migranti e dopodomani il ministro Alfano incontrerà le Regioni per fare il punto sull'accoglienza. Il capo Dipartimento del ministero, Mario Morcone, illustra la strategia: serve, "in tempi brevi", un 'hub' in ogni regione dove valutare chi ha diritto alla protezione e chi no. Per individuare il sito idoneo è pronta anche una lista di 38 caserme dismesse.

ALFANO, VENTIMIGLIA PUGNO IN FACCIA EUROPA - Domani - in vista del vertice del 25-26 giugno - si vedranno a Lussemburgo i ministri dell'Interno europei e Alfano incontrerà il collega Cazeneuve prima della riunione. Le immagini dei migranti sugli scogli a Ventimiglia, osserva il ministro che in serata ha visto Renzi a Palazzo Chigi per concordare la linea da tenere, "sono un pugno in faccia all'Europa: quelle persone vogliono andare in Europa e domani quelle immagini me le porterò dietro".

SI CERCANO ALTERNATIVE - Il piano Ue prevede che in due anni 24mila migranti arrivati in Italia - solo siriani ed eritrei - saranno suddivisi tra altri Paesi europei. Numero considerato esiguo e limitante per le nazionalità coinvolte. Troppo pochi, poi, i 60 milioni di euro stanziati dall'Ue per l'emergenza (si stima che quest'anno i costi sostenuti dall'Italia raggiungano il miliardo di euro). Il Governo spinge molto sui rimpatri degli irregolari. Tra le ipotesi circolate c'è qu  ella di agire come fece il Governo Berlusconi nel 2011, quando di fronte al flusso migratorio causato dalle primavere arabe, concesse permessi di soggiorno temporanei ai tunisini per circolare in Europa. Anche in quell'occasione, tuttavia, ci fu l'opposizione della Francia. Altra strada su cui si punta è quella di ottenere una deroga al regolamento di Dublino che impone al richiedente asilo di fermarsi nel Paese di primo ingresso.

SALVINI, RENZI FENOMENO SCOPRE ORA EUROPA - La Lega, intanto, continua ad attaccare. "Renzi - dice Matteo Salvini - è un vero fenomeno. Adesso scopre che cosa è l'Europa. Adesso dice che l'Italia fa da sola? Straordinario. È un anno che noi lo diciamo prendendoci solo insulti". Il segretario leghista ha la sua ricetta: "se fossi al governo io oggi sarei a discutere con le tribù in Libia, in Marocco". Ironizza Luigi Di Maio (M5S): "l'unica 'B' che si addice a Matteo Renzi in questo momento è quella di buffone". Mentre Gianfranco Librandi (Sc) propone di boicottare i prodotti francesi.

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