Ma il Pd trentino che fine ha fatto? Tra i tanti a chiederselo, in questi giorni e per i più svariati motivi, c’è anche Fabio Valcanover, avvocato trentino e storico militante radicale e antiproibizionista.

Il quale prende spunto dalla proposta di legge, presentata nei giorni scorsi in parlamento dal senatore Benedetto Dalla Vedova, per la liberalizzazione della cannabis e dei suoi derivati. Spinelli liberi, insomma:

[ladige_embed_file type="pdf"]494341[/ladige_embed_file]

Nel lungo elenco dei firmatari, 248 tra deputati e senatori, non figurano di nessun parlamentare del Pd trentino, osserva Valcanover: «Non  c’è il   bindiano  Nicoletti, non c’è il renziano Tonini». E tanto meno ci sono gli altri parlamentari, come Dellai, Panizza, ottobre e Divina. «Un panorama desolante», attacca Valcanover, con un’unica eccezione («Onore a lui!»), quella del deputato del M5S Riccardo Fraccaro.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"494351","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"1950","width":"3000"}}]]

A nord di Salorno, osserva ancora Valcanover, le cose cambiano, visto che tra i firmatari della proposta di legge troviamo Luisa Gnecchi, Francesco Palermo e Florian Kronbichler. «Vedere per credere - conclude Valcanover - E poi porsi tanti interrogativi su dove va il Pd trentino».

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"494356","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]