Upt, Dellai sfiducia Conzatti presto il partito a congresso
La segreteria di Donatella Conzatti è arrivata al capolinea. L'Upt andrà con molte probabilità a congresso - lo deciderà l'assemblea degli iscritti convocata per domenica 4 ottobre - per scegliere un nuovo segretario nella primavera 2016 o forse anche a inizio d'anno.
Dopo mesi di polemiche aperte con il leader e fondatore dell'Upt, Lorenzo Dellai, e di pressioni del gruppo consiliare, che l'avevano ormai «cinturata» nel suo ruolo e invocavano il congresso, soprattutto per voce del capogruppo Gianpiero Passamani , ieri nell'Upt si è giunti al dunque, prima al coordinamento e poi nel parlamentino, accelerando sulla strada che già era stata intrapresa con la mozione approvata a luglio con cui si chiedeva la convocazione di un'assemblea entro settembre per affrontare la questione della linea politica.
Il gruppo consiliare ha rotto gli indugi, ieri, con il capogruppo Passamani, che ha proposto un congresso da tenersi all'inizio dell'anno prossimo partendo dalla considerazione che: «La segretaria non riesce più a esercitare il ruolo di mediazione, oltre al fatto che ormai da tempo lei convoca le riunioni e non ci va nessuno». Ma il colpo di grazia è venuto dallo stesso Lorenzo Dellai che ha detto: «È venuto meno il rapporto di fiducia e questo è preliminare rispetto alla linea politica. È necessaria una ripartenza». Donatella Conzatti ha cercato però di «resistere», difendendo l'operato della sua segreteria e la sua posizione.
Invece di fare un passo indietro spontaneo, dimettendosi, ha chiesto che fosse l'assemblea, quindi gli iscritti, ad esprimersi sulla necessità o meno di un congresso che significa di un nuovo segretario. «Sono stata eletta degli scritti - ha spiegato al termine della riunione Donatella Conzatti - e mi adeguo a prescindere a quanto decidono gli aderenti non i big del partito». Esprime però l'amarezza soprattutto nei confronti di Dellai: «Ha detto che non è più una questione di linea politica ma di fiducia. Ora si giudica sulla simpatia».
Alla fine dunque il parlamentino ha approvato la convocazione dell'assemblea per il 4 ottobre per la «verifica delle linea politica, dell'organizzazione e degli assetti del partito con l'assunzione dei provvedimenti conseguenti» con la previsione inoltre che qualora l'assemblea votasse a favore del congresso verrebbe nominato un gruppo deputato a condurre il partito al congresso. Insomma, la segretaria in carica sarà esautorata di fatto ancora prima di arrivare al congresso.