Volkswagen a picco in borsa travolta dallo scandalo Usa

Va a picco, alla Borsa di Francoforte, il titolo Volkswagen, affossato dallo scandalo delle emissioni triccate negli Usa. Le azioni del gruppo tedesco cedevano, nel primo pomeriggio, oltre il 20%.

Imbarazzo anche al governo:  Volkswagen «deve collaborare con le autorità Usa e chiarire la vicenda sulla manipolazione dei test antismog», ha detto un portavoce del Ministero dell’Ambiente tedesco, secondo quanto scrive Bloomberg.

Ma che cosa è successo negli Usa? L’amministrazione Obama accusa la casa automobilistica tedesca di aver ingannato le autorità americane violando le norme antismog. E per questo ora il gruppo rischia di pagare un prezzo salatissimo.

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Il Wall Street Journal parla di una maxi-multa di almeno 18 miliardi di dollari. Oltre all’onere di ritirare dal mercato americano circa mezzo milione di auto vendute dal 2008 ad oggi, tra modelli Volkswagen ed Audi. Un ritiro che è stato ordinato dall’Epa (Eviromental Protection Agency), l’agenzia federale per la protezione ambientale.

Dunque, l’ennesima offensiva dell’amministrazione Usa contro i colossi dell’auto, dopo la stangata su General Motors che ha patteggiato la cifra di 900 milioni di dollari per chiudere definitivamente l’indagine penale sulle sue auto difettose, che avrebbero provocato oltre cento vittime. Mentre lo scorso anno era stata Toyota ad essere costretta a pagare 1,2 miliardi di dollari.

L’Epa, nel dettaglio, accusa Volkswagen di aver intenzionalmente utilizzato un sofisticatissimo software progettato per aggirare i controlli sulle emissioni inquinanti dei propri veicoli. Software installato sulle centraline dei motori 4 cilindri diesel in grado di attivarsi automaticamente solo quando l’auto sta effettuando un test anti-smog, e in grado di abbattere drasticamente le emissioni.

L’accusa dell’Epa è quindi quella di aver violato le norme del Clean Air Act. «Ricorrere a un congegno teso a eludere gli standar fissati nella legge federale è un atto illegale e una minaccia per la salute pubblica», attacca l’agenzia, che accusa la Volkswagen di aver violato anche le norme sulla leale concorrenza.

Sarà il prosieguo delle indagini a rivelare l’entità delle violazioni del gruppo di Wolfsburg. In particolare i modelli nel mirino sono tutti diesel: dalla Volkswagen Jetta, alla Beetle, alla Golf, passando per la Passat. Ma anche l’Audi 3.

Il crollo dei titoli Volkswagen alla borsa di Francoforte costa 12,9 miliardi di euro ai soci della casa automobilistica tedesca. Le azioni ordinarie hanno perso il 17,14%, a 133,7 euro, mentre le privilegiate il 18,6%, a 132,2 euro. Dai 76,24 miliardi di venerdì la capitalizzazione di borsa è scesa a 63,33 miliardi di euro.

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