Vitalizi, con i soldi recuperati aiuti all'occupazione
Saranno destinati a progetti di sostegno al lavoro, presentati dalla pubblica amministrazione, i primi finanziamenti del Fondo per il sostegno della famiglia e dell’occupazione, creato con legge regionale per raccogliere i rimborsi sui trattamenti economici degli ex consiglieri provinciali e regionali. È la proposta condivisa oggi dal Comitato dei garanti, che svolge un ruolo consultivo nei confronti della Giunta regionale nella gestione del Fondo. Una prima tranche di finanziamenti, che sarà oggetto di una delibera della Giunta regionale, riguarderà i progetti sull’occupazione gestiti direttamente dalle Province di Trento e di Bolzano.
Analogo principio è stato scelto per il finanziamento dei progetti a sostegno delle famiglie: saranno scelti solamente quelli attuati direttamente dagli enti pubblici o che sono stati approvati con atto ufficiale delle Giunte provinciali. Il Comitato ha inoltre espresso apprezzamento per gli altri progetti, presentati però al di fuori dei termini previsti, che coinvolgono realtà del privato sociale, per i quali non è possibile, per l’anno in corso, attivare le necessarie risorse di finanziamento.
Nella relazione condivisa, che il Comitato presenterà alla Giunta regionale, si evidenzia la necessità di perfezionare i criteri per la predisposizione e l’approvazione di ulteriori progetti. In particolare il Comitato segnala alle Province la necessità di considerare con priorità i progetti in grado di generare nuovi posti di lavoro, tenendo in particolare considerazione la situazione di quei cittadini poco o per nulla raggiunti da interventi già esistenti. Per quanto riguarda i progetti per la famiglia, indica come auspicabile la creazione di aiuto concreto a sostegno delle famiglie in maggiore difficoltà, tenendo in considerazione anche le funzioni di cura ed educative, con particolare attenzione al sostegno alla genitorialità.
In una prossima riunione del Comitato sarà necessario decidere l’ammontare delle risorse da mettere a disposizione per i futuri progetti nell’anno 2016. Il Comitato auspica che sia possibile attivare una procedura di selezione pubblica per coinvolgere le associazioni, gli enti del privato sociale e gli enti locali.