Parigi, migranti fanno sciopero della fame nel centro di accoglienza

Migranti in sciopero della fame in un centro di accoglienza nel nord di Parigi. Ormai da tre mesi, racconta Libération, un folto gruppo di esiliati vive in una struttura d’urgenza situata a due passi dalla place de Clichy, non lontano da Montmartre. Adam, un sudanese di 20 anni, spiega l’esasperazione del gruppo. Insieme a una trentina di compagni, in gran parte richiedenti asilo, ha smesso di bere e mangiare da domenica scorsa.

«Le nostre procedure per avere lo status di rifugiato sono ferme, non abbiamo neanche un biglietto della metro e nessuno che ci insegni il francese», protesta il ragazzo. Lo sciopero della fame è stato decretato dopo un incidente nel fine settimana. Secondo un occupante, uno degli impiegati che lavora alla caffetteria «ha usato parole molto pesanti», sabato sera, nei confronti di un richiedente asilo. «Siete dei rifugiati, venite dalla strada, non avete nulla di cui lamentarvi. Io ho un lavoro, documenti, e sono migliore di voi», avrebbe detto, prima di «insultare e tentare di aggredire il ragazzo».

La direzione del centro conferma l’alterco ma in una versione diversa. «Il nostro dipendente dice di essere stato aggredito. Abbiamo commissionato un’inchiesta», afferma la direttrice Isabelle Talabard-Piot. Per ora, il barista è stato temporaneamente sospeso. La direzione del centro intende anche inviare una lettera personalizzata ad ogni scioperante della fame. Obiettivo? Migliorare le condizioni e favorire il dialogo. C’è inoltre la promessa di riprendere i corsi di francese il più presto possibile.

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