Comunali tra conferme e novità A Civezzano resta Stefano Dellai
Elezione col brivido per i sindaci di Albiano e Lona Lases, Erna Pisetta e Marco Casagranda. Il quorum è stato superato solo grazie allo scorporo dei residenti all'estero dagli aventi diritto, altrimenti nei due comuni avrebbero votato il 40% e il 49%. A Civezzano conferma per Stefano Dellai. Poltrona di sindaco anche per Mauro Stenico (Fornace), Oscar Piazzi (Castelfondo), Walter Ferrazza (Bocenago), Carlo Rossi (Faedo), Ivan Boso (Castello Tesino), Carola Gioseffi (Pieve Tesino), Marcello Mosca (Caderzone), Guido Botteri (Strembo) e Angelo Buffa (Cinte Tesino).
A Civezzano resta sindaco Stefano Dellai (Patt): l'ingegnere trentanovenne ha il 66% circa dei consensi. Segue Adriano Dematté (Pd) che era impegnato con la lista di centrosinistra «Civezzano democratica» e ha raccolto il 25% dei consensi (probabili 4 consiglieri). «Cenerentola» della situazione il leghista Gabrielle Macinati (probabile unico di lista in consiglio), in competizione con il gruppo «Lega nord Trentino», che a livello personale si è fermato al 9%.
Questi i primi responsi alla chiusura dei seggi.
Quindi, secondo mandato per Dellai che era sostenuto dalle due liste civiche «Cives» e «Insieme per Cives» forti di 27 candidati. Ora, per quattro anni e mezzo con la deroga incassata dalla Provincia sulle gestioni associate obbligatorie dei servizi prevista per qualche comune al di sotto dei 5.000 abitanti (4.016 per Civezzano), Stefano Dellai potrà governare con una maggioranza di 13 consiglieri (compreso il sindaco) su 18 componenti il nuovo consiglio comunale.
Ivan Boso, Carola Gioseffi e Angelo Buffa sono i tre nuovi sindaci eletti nei comuni della conca del Tesino.
I primi due, gli unici in corsa a Castello ed a Pieve , sono riusciti a superare la soglia del 50%+1. L'astensionismo, l'unico avversario contro cui dovevano lottare, infatti, è rimasto lontano dai due seggi elettorali e pochi minuti dopo la chiusura delle urne è arrivata la conferma che gli elettori di Castello e Pieve avevano fatto il loro dovere. Ivan Boso torna a guidare la sua comunità per la seconda volta: lo aveva fatto dal 2005 al 2010 e con la sua lista «Sinergie Tesine» si appresta a governare fino al 2020. Sono andati in 714 a votare, pari al 66,85%.
Il nuovo sindaco di Fornace, che rimarrà in carica fino al maggio 2020, Mauro Stenico. Appoggiato dalla lista civica «Uniti per Fornace» il trentaduenne ha ottenuto oltre il 55% dei consensi su 830 votanti.
Ad essere sconfitto è stato l'imprenditore quarantottenne Walter Caresia che era sostenuto da «Fornace verso il futuro». Quindi, sovvertito l'esito referendario che, nel luglio scorso aveva seppellito sotto una valanga di voti contrari l'ipotesi di fusione del comune del porfido con Civezzano. Infatti, fra i maggiori artefici della contrarietà a quel «matrimonio» era stato proprio Caresia.
Ora, fra i primi impegni, la nuova amministrazione comunale si troverà ad affrontare le gestioni associate dei servizi con altri Comuni, che da parte della provincia sono stati indicati in quelli di Baselga di Piné e Bedollo.
A Lona Lases, dopo un intermezzo durato quattro mesi, il Comune torna nelle mani di Marco Casagranda, al suo ultimo e terzo mandato da sindaco. Eletto con 244 voti nel 2005, confermato con 271 nel 2010, ora - senza concorrenti in campo - Casagranda torna in municipio grazie ai 301 voti espressi su 606 aventi diritto (ma i 33 residenti all'estero vanno scorporati dal conteggio finale). Bastavano 287 voti per sconfiggere il nemico Astensionismo, ne sono arrivati 14 in più e il 52,53%.
«Sono felicissimo: era durissima, dopo quello che era accaduto in estate, con una parte della mia ex maggioranza contro e la minoranza che ha fatto di tutto per dissuadere gli elettori dal recarsi alle urne. La legislatura non sarà semplice in tempi di crisi per il settore estrattivo e di contrazione di risorse pubbliche, adesso però sono felice. Per la nuova squadra di giunta conteranno le preferenze, comunque mi confronterò col gruppo prima di decidere».
A Faedo vittoria senza mezze misure per Carlo Rossi, 53 anni tecnico agrario, della lista civica «Esserci verso un comune in cambiamento». 174 voti contro i 141 del rivale, Vigilio Filippi della lista civica «Faedo Unita». Hanno votato 355 elettori, pari al 63,85% degli aventi diritto.
Rossi si è attestato al 55,24% (non valide 40 schede). «A dire il vero questa vittoria ? ci ha raccontato a caldo in un frastuono da festa ? non mi aspettavo questa vittoria così robusta. Il merito è sicuramente della lista, di tutti i candidati che hanno lavorato in queste settimane con passione ed impegno».
Il neosindaco è consapevole che sul voto ha pesato tanto anche la possibile fusione con San Michele all'Adige, con il referendum alle porte, le cui firme di validazione sono state raccolte con forza da chi ha perso.
Ad Albiano l'avversario con cui si misurava la candidata sindaca di Albiano Erna Pisetta non era un nome, ma una percentuale: il 50% più uno, ossia il quorum che rende valida una consultazione elettorale quando a concorrere si presenta una sola lista. Alle 17 ad Albiano aveva votato appena il 28,3%, salito al 40,08% alla chiusura dei seggi alle 21. Scorporati dagli aventi diritto i 324 residenti all'estero, la percentuale finale è risultata del 51,85%, quindi Pisetta è eletta.
A Castelfondo il neosindaco è Oscar Piazzi, architetto, a capo di una civica che porta il nome del Comune: ha avuto la meglio sullo sfidante Luigi Marchetti. Piazzi ha ottenuto 219 preferenze, contro le 175 della lista avversaria «Democrazia e partecipazione».
Walter Ferrazza è confermato sindaco del comune di Bocenago. A decidere le sorti del suo secondo mandato sono stati i 277 elettori, su un totale di 346 aventi diritto (l'80,06%), che nella giornata di ieri si sono recati alle urne. In 169 hanno voluto sostenere la sua squadra ovvero «Insieme per Bocenago» mentre i giovani della lista «Unione per Bocenago», guidati da Eugenio Riccadonna , si sono fermati a 101 voti.
A Caderzone Terme il nuovo sindaco è Marcello Mosca con una vittoria sul filo di lana. La sua lista, «Gente Comune», ha raccolto le preferenze di 204 elettori. Sconfitta per soli 16 voti la lista del sindaco uscente, Emilio Mosca , «Insieme per Caderzone», che ha ottenuto 188 preferenze.
Guido Botteri festeggia la rielezione a sindaco di Strembo. La lista guidata da Botteri Per proseguire ha ottenuto 194 voti contro i 130 raggiunti da Alfonso Fantoma e il gruppo Uniti per Strembo guardando al futuro. I due più votati di entrambe le liste, con 70 voti ciascuno, sono giovani: Manuel Dino Gritti, classe 1988, per il gruppo Per Proseguire e Mauro Masè (1979) per Uniti per Strembo guardando al futuro.