Acli, depositate 9.817 firme contro i privilegi dei politici
Servivano quattromila firme, ma la quota è stata abbondantemente superata da tempo.
Le Acli Trentine venerdì pomeriggio hanno depositato al Consiglio Regionale le 9.817 firme raccolte a sostegno del disegno di legge di iniziativa popolare che, in nove articoli, prevede la riduzione dei compensi dei consiglieri regionali da 9.800 euro lordi a 7.500 euro (corrispondenti a 4.700 euro netti mensili), l’abolizione di qualsiasi forma pensionistica per i consiglieri ancora in carica, la limitazione dei vitalizi degli ex consiglieri regionali a un massimo di 3.300 euro lordi mensili, un limite di 500 euro mensili per i rimborsi spese (contro i 1.450 euro attuali) e il dimezzamento di tutte le indennità di funzione per i consiglieri che occupano la carica di presidente del Consiglio regionale, presidente della giunta o assessore della Regione (da non confondersi le cariche ricoperte in giunta provinciale).
Secondo le Acli, che hanno avviato la campagna all’inizio di agosto, il risparmio complessivo sarebbe pari a 5.240.000 euro l’anno da utilizzare per favorire l’occupazione e per la tutela delle classi sociali più deboli.
In questo momento il Presidente Fausto Gardumi e gli altri proponenti stanno depositando al Consiglio Regionale le 9.817 firme raccolte a sostegno del ddl di iniziativa popolare contro i privilegi.
Pubblicato da ACLI Trentine su Venerdì 29 gennaio 2016