Allarme meningite: vaccinazione per chi va spesso in Toscana
Nessuna indicazione particolare a chi si reca occasionalmente in Toscana, ma attenzione a luoghi affollati come le discoteche, mentre a chi va nella regione abitualmente dovrebbe essere offerta la vaccinazione.
Lo prevede una circolare sul rischio meningite emanata dal ministero della Salute.
«Nel 2015 - afferma il sito del ministero - sono stati segnalati al sistema di sorveglianza nazionale 31 casi, inclusi 6 decessi (in confronto ai 2 del 2014 e ai 3 del 2013). Nel 2016 sono stati registrati 12 casi di malattia invasiva da meningococco C, di cui 4 con esito fatale».
Da ieri è in prognosi riservata un paziente di 62 anni, pensionato, residente a Chiesina Uzzanese (Pistoia), ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale Santo Stefano di Prato al quale è stata diagnosticata l’infezione da meningococco C.
Il paziente era giunto al pronto soccorso di Pescia e i sanitari hanno subito rilevato uno stato clinico riconducibile ad una sepsi, per cui sono state avviate le indagini diagnostiche e praticate le terapie del caso. Il personale ha attuato le procedure di isolamento previste dai protocolli aziendali.
In mattinata è stato trasferito all’ospedale di Prato, poiché sia nel presidio ospedaliero di Pescia che al San Jacopo di Pistoia non erano disponibili posti letto in terapia intensiva.
Dall’inchiesta epidemiologica al momento è risultato che il paziente nella giornata di domenica 21 febbraio 2016 ha pranzato nella trattoria «Da Santina» a San Casciano di Lucca: solo ed esclusivamente per chi avesse frequentato questo locale in quella data per il periodo del pranzo è raccomandata la profilassi antibiotica da assumere il prima possibile su indicazione medica.
L’invito non riguarda coloro che hanno frequentato il locale in altri momenti e in altre date. La profilassi, spiega la Asl, deve essere eseguita anche se è stata effettuata la vaccinazione antimeningococcica.
È stato invece trasferito nel dipartimento di area medica dell’ospedale San Jacopo di Pistoia il giovane di 24 anni che dallo scorso 17 febbraio era ricoverato in terapia intensiva con infezione da meningococco di tipo C. Le sue condizioni cliniche sono in progressivo e costante miglioramento.
E un caso di meningite meningococcica di tipo B in una giovane donna di 30 anni si è registrato anche a Pisa, ma questa volta non si tratta di un «caso toscano» perché la paziente è arrivata ieri nella città toscana con il volo Ryanair delle 12 proveniente da Madrid.
La Asl, informa una nota, ha già messo in atto tutte le misure necessarie per raggiungere chi fosse entrato in contatto con la giovane donna: chi era sul volo in partenza da Madrid alle 9.30 può recarsi al dipartimento di prevenzione per la profilassi.
La paziente è ricoverata nel reparto di malattie infettive di Cisanello, le sue condizioni sono buone, anche se la prognosi sarà sciolta trascorse le 48 ore dal ricovero.
Un caso di infezione anche per uno studente che frequenta un istituto superiore a Maranello, nel Modenese.
L’Ausl di Modena fa saper che il giovane, le cui condizioni di salute sono buone, è stato visitato all’ospedale di Sassuolo per una patologia respiratoria e non per condizioni ascrivibili a meningite.
Gli accertamenti hanno comunque evidenziato la presenza del meningococco. È stato quindi attivato il protocollo previsto per tutelare le persone che sono entrate in contatto con lo studente. Il servizio igiene pubblica e la pediatria di Comunità dell’Ausl di Modena si sono attivati immediatamente per la ricerca dei possibili contatti a rischio per offrire loro la possibilità di effettuare la profilassi antibiotica.
In particolare, sono stati individuati i contatti a rischio nell’ambito scolastico, sono state informate le relative famiglie e il personale.