A 14 mesi cade dal triciclo e muore Salvate «quattro vite» con i suoi organi
«Con un gesto di amore infinito» la famiglia di un bambino di 14 mesi, morto per un'emorragia cerebrale dopo una caduta dal triciclo, ha deciso la donazione degli organi del piccolo, «salvando quattro piccole vite». Lo rende noto l'azienda Ospedali Riuniti di Ancona.
Il bimbo era finito contro un palo, battendo la testa, durante una passeggiata con i nonni. Portato all'ospedale materno-infantile "Salesi" era stato dimesso dopo qualche ora: sembrava avesse riportato un semplice ematoma. Invece le sue condizioni sono peggiorate per un'emorragia cerebrale, è stato di nuovo ricoverato e trasferito in Rianimazione in coma.
Ieri sono cominciate le operazioni per l'accertamento della morte cerebrale, mentre i genitori, una giovane coppia di Ancona, davano l'assenso alla donazione. L'intervento di espianto - informa la nota - si è svolto la scorsa notte al "Salesi", impegnando le equipe di altri due centri trapianto, oltre a quello del capoluogo marchigiano.
Le procedure sono state coordinate dal punto di vista medico-specialistico, logistico, tecnico e organizzativo dal coordinatore ospedaliero degli Ospedali Riuniti di Ancona e coordinatore regionale Marche Francesca De Pace e - si legge in una nota - «si sono svolte regolarmente e con grande professionalità da parte dei numerosi specialisti degli Ospedali Riuniti coinvolti».
Sono intervenuti per l'allocazione degli organi e immunogenetica Nord Italia Transplant, Milano, ed anche il Centro Nazionale Trapianti Operativo di Roma, dato che il programma trapianti pediatrico è un programma nazionale. Dall'azienda Ospedali Riuniti di Ancona «un particolare affettuoso ringraziamento» va alla famiglia, mentre il direttore generale Michele Caporossi ha aperto un'indagine interna sulla vicenda.