I bulli di internet come gli stupratori
«Il cyberbullismo ha la stessa radice del razzismo, del sessismo, della violenza contro le donne. La Rete è semplicemente uno strumento che lascia passare quello che nella società c’è già». Lo ha affermato la vicepresidente del senato Valeria Fedeli, al convegno «Tutti insieme contro il cyberbullismo! - Scuola, famiglia, associazioni, imprese e istituzioni alleate per una battaglia da vincere», organizzato alla Camera dall’Intergruppo parlamentare per l’Innovazione tecnologica.
Al centro dell’incontro un disegno di legge a prima firma della senatrice Pd Elena Ferrara approvato al Senato lo scorso anno, ora all’esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali, dove sono già in discussione altri due testi, uno sui profili penali, uno sugli aspetti sociali. Il ddl punta sulla formazione e la prevenzione con il coinvolgimento delle aziende, istituisce un tavolo tecnico, introduce la misura dell’ammonimento del questore e l’oscuramento dei dati.
«Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità dal Senato e ci sono tutte le possibilità per chiudere rapidamente», ha osservato Fedeli. La vicepresidente della Camera Marina Sereni ha sottolineato che «abbiamo bisogno di descrivere una rete per capire il fenomeno e poi contrastarlo, con un piano integrato tra i diversi soggetti, pubblici, privati e del privato sociale».