Femmicidi, lo psichiatra: «Commessi da uomini con personalità fragili»
Tanti gli episodi di femminicidio in questi giorni (l'ultimo oggi, nel Veronese), commessi da uomini "fragili, con scarsa personalità, e con una forte senso di abbandono. Ed è presente anche un forte elemento di emulazione".
Così lo psichiatra Enrico Zanalda, direttore dipartimento di salute mentale Asl Torino 3, prova dare un profilo psichiatrico ai responsabili degli omicidi di donne: "In gergo psichiatrico vengono definiti soggetti con diffusione di identita".
Filo conduttore l'incapacità di accettare il rifiuto della donna amata di continuare la relazione d'amore.
"Non parlerei di emergenza, certo è - aggiunge lo psichiatra - che gesti di questo tipo hanno forti elementi di emulazione nelle persone fragili e i soggetti in questione sono persone fragili con una scarsa personalità".
Lo psichiatra tiene a precisare che gli uomini che commettono gesti cosìefferati dinanzi ad un abbandono della fidanzata non sono malati di mente, ma "persone comuni, potrebbe essere il vicino della porta accanto, capace di normalità per tutta una vita per poi far predominare su di lui il forte senso di abbandono che sfocia in gesti inconsueti e violenti come quello di ammazzare la donna tanto amata".
Alla luce di queste considerazione secondo il medico è difficile prevedere un femminicidio: "Unico campanello di allarme potrebbe essere quello di notare comportamenti troppo appiattiti verso la donna durante il fidanzamento, del tipo 'sono come tu mi vuoi come tu mi desideri'. Questo è un chiaro segnale di scarsa personalità che potrebbe portare a gesti atroci in caso di abbandono"