Vie e piazze femminili La proposta di Boldrini
Non è da escludere che, in un domani, una via o una piazza possa essere intitolata a Laura Boldrini, presidente della Camera. Così come, per la par condicio, la toponomastica potrebbe premiare l’ex presidente della Camera, la leghista Irene Pivetti.
Fatto sta che Boldrini si sta battendo da tempo per la tutela delle donne anche negli ambiti più superficiali (tutti ricordano il suo pallino per la declinazione al femminile del termine presidente presidente e assessore). «È giunto il tempo di dare alle donne quello che è delle donne. I candidati sindaci tengano a mente anche il bisogno di rivedere la toponomastica delle città, che oggi vede solo il 4% delle strade intitolate a donne, peraltro quasi sempre sante. Eppure l’Italia ha prodotto tante altre donne meritevoli di essere ricordate in tanti ambiti».
È l’appello di Boldrini, che oggi ha ricevuto i sindaci di Catania e di Formia, Enzo Bianco e Sandro Bartolomeo, promotori nei rispettivi comuni della intitolazione di strade a personaggi femminili. Boldrini ha manifestato apprezzamento ai primi cittadini di Catania e Formia, auspicando che «questi gesti di buona politica siano un esempio per altri sindaci».