Si chiama Agire per il Trentino il nuovo movimento politico civico che si pone l'obiettivo di essere "il punto di riferimento per l'elettorato di centro destra, compreso quello autonomista, che non si identifica nell'attuale alleanza di governo in Trentino".

Fra gli obiettivi del nuovo movimento - è stato detto nella conferenza stampa di presentazione da uno dei fondatori, Claudio Cia - ci sono lotta agli sprechi, precise regole su questione morale e autofinanziamento, profondo legame con la cultura autonomista ed i territori, difesa delle fasce più deboli di popolazione.

"Tutti valori che, da tempo - si legge in un documento - i partiti tradizionali faticano a declinare in politiche concrete, assolvendo sempre più di rado alla funzione, basilare, di collegamento tra elettorato e politica. Ed è certo che liste autenticamente civiche - non quelle mascherate figlie dell'ingordigia dei partiti che, per sembrare più vicini al popolo, presentano candidati popolari o apparentemente civici - siano più autonome dagli intrighi e dalle connivenze della partitocrazia".

Tra le regole statutarie di Agire vi è la contribuzione obbligatoria da parte degli iscritti: il 20% dello stipendio per i consiglieri provinciali ed il 10% per quelli comunali che saranno eventualmente eletti. Chi fosse soggetto a inchieste giudiziarie sotto elezioni, sarà tenuto a renderle note al coordinamento, che valuterà la sua sospensione dall'attività. Non saranno ammessi al movimento coloro che risultano iscritti ad altre formazioni o movimenti politici locali. Ugualmente non saranno ammesse attività a favore di un'altra lista o partito, nè la candidatura o la prestazione di firma per le sue liste elettorali.

I fondatori di Agire sono Alessandro Boller, Cinzia Bazzanella, Claudio Cia, Franca Penasa, Giambattista Pastore, Matteo Rigotti, Michele Azzetti, Paolo Peruzzini, Roberto Pergher, Sandro Bordignon, Sergio Manuel Binelli, Tiziano Salvini.