Roma, capo di gabinetto e assessore si dimettono
Il capo di gabinetto di Roma Capitale, Carla Raineri, e l'assessore al bilancio Marcello Minenna, hanno rassegnato ieri le proprie dimissioni. La nomina del capo di gabinetto sarebbe avvenuta sulla base di una scorretta attuazione del Testo unico degli enti locali e dopo l'acquisizione dei vari pareri ufficiali, si è deciso di azzerarla. Per quanto riguarda l'assessore, nelle settimane scorse si era discusso dell'eventuale doppio incarico: quello nuovo in Comune e il suo lavoro di dirigente della Consob per il quale si è poi chiarito che sarebbo dovuto andare in aspettativa. In un primo tempo Minenna aveva spiegato di voler mantenere il suo impegno professionale rinunciando allo stipendio di assessore.
Così il sindaco Virginia Raggi ha spiegato con un post in Fb l'accaduto: «Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il ‘palazzo’ deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedere cosa accade dentro.
Questo è il M5S. Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’Anac che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della dottoressa Carla Romana Raineri a capo di gabinetto va rivista in quanto ‘la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL’ e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi improprià. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca»
«Rispetto il lavoro del sindaco - commenta Matteo Renzi - ha vinto lei, a lei onori e oneri, non metto bocca sulla squadra, chi vince ha la responsabilità e il dovere di governare».