Riforma, scintille tra grillini e Pd. M5S: «Non c’è un risparmio»
Ancora polemiche dopo «l’affossamento» della legge sull’eliminaizone del vitalizio dei parlamentari e sulla riduzione del loro stipendio. Scintille tra il Movimento Cinque Stelle - promotore dell’iniziativa di riforma - e la maggioranza di governo (Pd in primis), che ha rinviato ad una discussione in commissione: un «inserimento in freezer» che non è stato gradito dal popolo grillino, che ora attacca anche sulla riforma costituzionale, promossa dal governo Renzi
«C’è il “bollino” della Ragioneria sui risparmi che deriverebbero dalla riforma costituzionale: si tratta di 57,7 milioni di euro».
Così il Movimento Cinque Stelle - che sono per il NO al referendum del 4 febbraio - sul blog di Beppe Grillo che commenta: «Il Presidente del Consiglio, il Ministro Boschi, l’On. Morani, il Pd e tutto il Governo, dunque, la smettano di mentire agli italiani dicendo che la riforma comporterà un risparmio di 500 milioni di euro l’anno se non, addirittura, di 1 miliardo. La smettano di continuare ad indurre in inganno i cittadini e ad abusare della loro buona fede, attraverso un irresponsabile uso delle loro cariche istituzionali».
I 5 Stelle pubblicano il testo dei documenti e del carteggio tra ministeri e Commissione affari costituzionali della Camera: «Come si evince dal documento n. 83572 del 28.10.14 emesso dalla Ragioneria di Stato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e trasmesso al Presidente della Camera dei Deputati dal Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi in data 18.11.14, il possibile risparmio stimato, qualora dovesse essere approvata la riforma del Senato, ammonta a 57,7 milioni di euro».