Verona, truffa un'anziana spacciandosi per carabiniere
Un ambulante napoletano di 27 anni, Pasquale Alfano, è stato arrestato in flagranza dai carabinieri a San Giovanni Lupatoto (Verona) con l’accusa di truffa aggravata ai danni di una anziana.
Vittima del raggiro una 70enne del paese che ha ricevuto la telefonata di un sedicente maresciallo dei carabinieri che la informava che il figlio era stato coinvolto in un incidente con feriti e per questo sarebbe finito in carcere, a meno che non fosse stata pagata una cifra di 2.800 euro per spese legali.
Poco dopo la donna ha ricevuto un’altra telefonata nella quale un uomo si è presentato come l’avvocato, pronto a far liberare il figlio e a fargli restituire la patente in cambio della cauzione in denaro.
A quel punto l’anziana si è recata all’ufficio postale dove è riuscita a prelevare 1.600 euro, ma il suo stato di agitazione è stato notato da un’amica che ha avvertito i carabinieri di San Giovanni Lupatoto, presenti per un’attività di controllo.
I militari, con l’aiuto dei colleghi del Nucleo operativo e radiomobile di Verona, hanno elaborato un piano che ha permesso di bloccare il truffatore subito dopo avere incassato i 1.600 euro a casa della donna.
L’uomo è stato poi riconosciuto come l’autore di una truffa analoga messa a segno un mese prima nello stesso comune.
In quel caso il 27enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, aveva convinto una donna di 86 anni a consegnargli 600 euro in contanti, tutti gli ori che teneva in casa ed anche la tessera bancomat con la quale ha prelevato 500 euro, venendo però ripreso dalle telecamere di sorveglianza.
Il giudice in sede di convalida pertanto gli ha contestato la seconda truffa, oltre al reato di prelievo fraudolento ed ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
Frattanto la questura di Trento torna a lanciare un appello per mettere in allerta le persone oltre i 65 anni dalle truffe. Lo fa diffondendo attraverso la squadra mobile la nota della campagna antitruffe della polizia, all’insegna del motto ‘Non siete soli #chiamatecisemprè.
Sono infatti aumentate quasi del 20% le truffe ad anziani in Italia, se si confrontano i dati di gennaio-agosto 2015 (10.181) con quelli dello stesso periodo del 2016 (12.209).
«La vostra denuncia può evitare altre truffe». È questo l’altro importante messaggio che la polizia di Stato ribadisce, ormai da tempo, in tema di truffe agli anziani grazie anche alla collaborazione del conduttore televisivo Gianni Ippoliti.
Attraverso il secondo video tutorial della campagna di sensibilizzazione ‘Non siete soli, #chiamatecisemprè, pubblicato sulla pagina Facebook della polizia di Stato, l’istituzione lancia degli input chiari e semplici ai cittadini: oltre ad avere prudenza quando si è avvicinati dagli estranei, e a chiamare la Polizia in caso di dubbio, è importante denunciare i tentativi di truffa o, nella peggiore delle ipotesi, una truffa subita.
Parlarne e denunciarne l’accaduto può infatti evitare che l’episodio si ripeta e che siano altri ad esserne vittime.
Grazie all’impegno quotidiano della polizia di Stato, che si concretizza in iniziative di sensibilizzazione ed informazione soprattutto dei cittadini sopra i 65 anni, è stato possibile far emergere il fenomeno delle truffe e disarticolare i gruppi criminali dediti a questo tipo di reato.
Va infatti letto anche in quest’ottica l’innalzamento del 19,92% percento dei casi registrati nei primi otto mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sono infatti sempre più gli anziani che, seguendo il consiglio della polizia di Stato, «non si sentono soli e chiamano sempre».