Ottobre furioso: nel Patt gerarchie da Corea del Nord
«Quello che sta accadendo oggi all’interno del Patt è la logica evoluzione di quanto si era già visto all’ultimo congresso. Vale a dire l’intento da parte del potere, formato dall’accoppiata Rossi-Panizza, di soffocare sul nascere ogni tipo di voce dissonante nei confronti dei loro metodi verticistici e clientelari di gestire il partito».
Lo afferma in una nota il parlamentare trentino Mauro Ottobre.
«Chi pensava che il Patt fosse maturo per varare una politica frutto della sintesi di un coro di contributi, si è sbagliato.
Io per primo, visto che sono stato surrogato nella mia ambizione di rappresentare una considerevole componente del partito, da degli yes man non invisi a Rossi-Panizza», aggiunge l’ex parlamentare del Patt.
«I risultati sono sotto gli occhi di tutti: un partito dinamico e in forte crescita che si è seduto sulle logiche del tran tran grazie all’opera di autonomisti da salotto che si svegliano solo per proporre altre epurazioni.
Oggi tocca a Kaswalder (l’eterno tappabuchi non serve più) e a Linda Tamanini, rea di aver pensato con la propria testa. Siamo, insomma, al partito del presidente (o del segretario), una cosa (brutta) che ha come modello una versione meno cruenta dell’operato del sanguinario leader nord coreano Kim Jong-un, anche se i metodi e gli obiettivi politici sono gli stessi», conclude Ottobre.