M5S: il no al referendum rafforza anche l'autonomia
«L'autonomia è uno strumento, non è buona o cattiva in se ma dipende da chi la usa. Un po' come una pistola, in mano a un poliziotto può preservare l'ordine, in mano un delinquente fa solo danni».
Il paragone forte è di Filippo Degasperi , consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, che legge nella vittoria del no anche la sconfessione nei confronti di una maggioranza provinciale che in campagna elettorale sosteneva che il sì avrebbe blindato l'autonomia.
Anche per Degasperi la conseguenza diretta del voto di domenica dovrebbero essere le dimissioni della maggiranza provinciale guidata da Ugo Rossi. «Noi lo faremo presente - ribadisce - ma credo che con la consueta arroganza si dirà che non è successo niente».
L'esponente grillino critica il fatto che la clausola di salvaguardia sia stata presentata dal centrosinistra come una reale garanzia sulla tenuta dell'impianto autonomista. E all'obiezione secondo cui senza riforma l'autonomia sarebbe esposta a rischi anche maggiori risponde così: «Lo Statuto di autonomia ci ha difeso dal 1948 a oggi e non vedo perché ora la situazione dovrebbe mutare all'improvviso. Di salvaguardia nella riforma c'era solo l'idea ma è chiaro che sarebbero cambiati i rapporti di forza e che il Trentino avrebbe avuto in futuro pochissima voce in capitolo a Roma».
Secondo Degasperi c'è anche un problema di comunicazione nel fatto che nel resto d'Italia ci vedano come i privilegiati d'Italia e la colpa di non essere riusciti a spiegare che non è così la impuita naturalmente al governo provinciale e alle cattive leggi che ci hanno fatto cattiva pubblicità, citando a mo' di esempio la questione vitalizi.
Secondo il deputato Riccardo Fraccaro con il referendum è stata scritta una pagina straordinaria di democrazia. «I cittadini - scrive in una nota - hanno respinto lo smantellamento della Costituzione e delle autonomie locali, con un risultato chiaro e una grandissima partecipazione. Anche in Trentino ha vinto in maniera inequivocabile il No e questo malgrado la massiccia campagna di disinformazione messa in campo dal centrosinistra: i cittadini trentini hanno dato prova di saper ragionare con la propria testa e non secondo le direttive dei partiti. Noi abbiamo dato l'anima fino all'ultimo giorno per informare gli elettori, per questo è un'emozione immensa sapere di aver contribuito a questo grande risultato, anche a livello locale. Abbiamo dato battaglia e difeso la democrazia e l'Autonomia dei nostri territori contro la deriva centralista imposta dalla riforma».
Il parlamentare del M5S il partito ora non può non raccogliere il segnale inviato dagli elettori, rivendicando il fatto che il decentramento e l'autogoverno locale sono da sempre parte integrante del programma. «Un autogoverno che passa necessariamente per la trasparenza e la democrazia partecipata. È in nome di questi valori - conclude - che continueremo a batterci per un'Italia e un Trentino a 5 Stelle, da oggi con rinnovata energia».