Rai, Fico contro Fabio Fazio: «Comunista con portafogli a destra»
«Uno scandalo, un comportamento vergognoso».
Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, esponente di primo piano del Movimento Cinque Stelle, commenta così la notizia del compenso della Rai per Fabio Fazio.
L’ANNUNCIO E POI RAI UNO
«Quando era stato preventivato di toccare lo stipendio a Fazio, classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra - ha affermato - voleva scappare in un’altra tivù».
[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1600061","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"115","style":"float: right;","width":"164"}}]]«Ora che è arrivato il suo compare Orfeo e gli aumentano lo stipendio - ha concluso - non vuole più scappare dalla Rai».
I FATTI
Il cda della Rai ha approvato, su proposta del dg Mario Orfeo, la proposta di accordo in esclusiva con Fabio Fazio per 4 anni, per realizzare «Che tempo che fa» che passa su Rai1, 32 puntate da tre ore in prime time la domenica e altrettante da un’ora in seconda serata il lunedì. Il compenso di Fazio - a quanto si apprende - sarà lo stesso, circa 2,2 milioni annui, che il conduttore percepiva su Rai3 con trenta ore di trasmissione in meno. Un ammontare al quale vanno sommate le voci legate alla produzione e al resto del cast del programma.
«Ringrazio il cda perché la presenza e la valorizzazione di Fabio Fazio nel palinsesto della Rai è un passaggio importante per il consolidamento della leadership della tv pubblica e per il rilancio dell’attrattività innovativa dell’azienda» così Orfeo, commenta così il via libera del cda alla proposta di contratto quadriennale in esclusiva con il conduttore.
Il rinnovo del contratto a Fazio per ben 4 anni, più della durata di questo e del prossimo Cda Rai, con un aumento di ben il 50% sul compenso, fino ad arrivare a quasi 12 milioni di euro totali, è un vero schiaffo agli italiani che fanno sacrifici e alla povertà, uno schiaffo che arriva da una piccolissima casta di intoccabili.
ANCHE ANZALDI PARLA DI SCHIAFFO
«È uno schiaffo al Parlamento che ha approvato una legge ora disattesa con il tetto a 240mila euro e alla commissione di Vigilanza, che ha approvato all’unanimità un parere con il quale permetteva alla Rai di emettere bond solo con l’impegno di applicare il tetto agli stipendi». Lo dichiara il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai.
«La presunta riduzione del 10% a tutti i compensi - prosegue Anzaldi - annunciata nei giorni scorsi, si è rivelata una incredibile presa in giro, di cui ora i consiglieri saranno chiamati a rispondere. È opportuno e urgente che la Corte dei Conti si occupi in maniera decisa di questa vicenda.
Non si era mai visto che un cda ben oltre la metà del proprio mandato, che scade tra un anno, rinnovi un contratto con raddoppio dei costi e una scadenza addirittura superiore anche al prossimo Consiglio. Presenterò un’interrogazione per chiedere massima trasparenza, a partire dalla quota che in questo maxi contratto è prevista per l’agente di Fazio».