Mentana attacca l'autonomia trentina La reazione politica: «Parole vergognose»
«Duole dirlo qui in Trentino, ma le regioni e Province a Statuto speciale non hanno più senso. Ci sono state delle condizioni storiche che hanno determinato queste autonomia: il multilinguismo, le minoranze. Ma dagli anni Settanta, con le regioni elettive, sarebbe ragionevole che l’autonomia l’avessero o tutte o nessuna».
La frase è del direttore del telegiornale di «La 7», Enrico Mentana che è intervenuto sabato al Festival delle Resistenze e ieri ha scatenato la polemica politica a livello locale. Il primo a muoversi contro l’ex direttore del Tg 5, è stato il Patt, seguito anche dal Movimento 5 Stelle.
Mentana nel suo ragionamento, aveva anche affermato che tutte le regioni devono avere la possibilità offerta a quelle a statuto speciale di poter trattenere i nove decimi delle tasse.
«Quelle di Mentana - spiega il vicesegretario del Patt, Simone Marchiori - sono parole inaccettabili e vergognose, frutto di un’analisi superficiale e di una totale ignoranza della realtà delle autonomie speciali». «Come autonomisti, ma soprattutto come trentini, non possiamo tollerare che un giornalista famoso e stimato come Mentana si lasci andare ad esternazioni che nulla hanno a che fare con la realtà della nostra terra», prosegue l’esponente del Patt.
«È scandaloso, infatti, che davanti ad una piazza gremita e senza alcuna possibilità di contraddittorio, il noto giornalista si sia permesso di offendere intere popolazioni che, da decenni e secondo la legge, lavorano per migliorare la propria condizione, far crescere la propria terra e veder rispettati i propri diritti. Basti pensare al passaggio in cui Mentana ha paragonato la Svp a fascismo e comunismo, dimenticando che il partito di raccolta sudtirolese è dal 1948 che riceve democraticamente la maggioranza dei consensi e governa, quindi, a pieno titolo la Provincia autonoma di Bolzano. Ma è altrettanto grave che il giornalista si permetta di sbeffeggiare le minoranze linguistiche invitandole ad andare in Austria solo perchè non parlano italiano e rappresentano una cultura diversa. Ancora una volta con arroganza si ribalta la realtà dei fatti».
A considerare errati i rilievi di Mentana è anche il Movimento 5 Stelle trentino che interviene attraverso il deputato Riccardo Fraccaro: «Per le sue peculiarità storiche e per la grande tradizione partecipativa delle sue comunità alpine, il Trentino-Alto Adige e la sua autonomia possono e devono diventare un modello per superare la crisi della democrazia in Occidente. Un modello non da eliminare, ma anzi da rafforzare ed esportare nelle altre regioni italiane».
AUTONOMIA E PRIVILEGI: IL PRECEDENTE
[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1627426","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"165","width":"220"}}]]Nel 2012 un'altra grande firma del giornalismo italiano, Gian Antonio Stella, aveva crtiticato il Trentino Alto Adige e la sua autonomia speciale. Lo aveva fatto con un'ampia inchiesta sulle pagine del Corriere della Sera. Anche allora le reazioni politiche a livello provinciale furono di un certo tipo. Per saperne di più clicca QUI.