Natura, si investe sui parchi Progetti su Stelvio e Lagorai
Per una volta, nell'ultima manovra finanziaria della legislatura, l'assessore provinciale ai lavori pubblici e ambiente, Mauro Gilmozzi, non si troverà costretto a dilazionare in là nel tempo la programmazione delle opere già previste nel piano pluriennale della viabilità. Ci sarà dunque la conferma degli investimenti già previsti e finanziati, mentre in aggiunta saranno assegnate nel bilancio 2018 della Provincia le risorse necessarie per fare fronte alla messa in sicurezza della zona di Loppio e la serie di interventi sulla viabilità previsti dall'accordo già raggiunto con la Comunità delle Giudicarie.
L'elenco delle opere contenute nell'accordo comprende: rotatoria di Campiglio (un milione di euro), ponte della val Nambrone (500.000), allargamento ponte San Nicolò sulla Statale e messa in sicurezza di una parete rocciosa a Carisolo (900.000), messa in sicurezza attraversamento Pinzolo (300.000), messa in sicurezza attraversamento Vigo Rendena (300.000), messa in sicurezza attraversamento Javrè (650.000), messa in sicurezza attraversamento Breguzzo (380.000), messa in sicurezza delle curve sulla Statale in prossimità del lago di Roncone (300.000), miglioramento della galleria di Ponte Pià (un milione), messa in sicurezza della curva a gomito prima della galleria di Ponte Pià venendo da Ponte Arche (250.000), infine la rettifica della viabilità fra Villa Banale e Ponte Arche con un percorso ciclopedonale (6 milioni).
«Nel 2018 - spiega Gilmozzi - avremo in parte la copertura di quanto previsto da questo accordo per una serie di opere nelle Giudicarie, con lo stanziamento di circa 6 milioni di euro. Si tratta di opere di alleggerimento del traffico per superare alcuni nodi critici». Oltre a queste risorse, verranno destinati circa 2 milioni di euro, ma la cifra si sta ancora definendo, per la sicurezza di Loppio con un riordino della viabilità esistente e queste si aggiungono a un quadro delle priorità già definito. Gilmozzi, che è anche assessore all'ambiente, si sta invece battendo per ottenere maggiori risorse per i parchi e le riserve, mentre annuncia il finanziamento di due progetti che interessano rispettivamente il Parco dello Stelvio e il territorio del Lagorai.
«Con il Parco dello Stelvio - dice Gilmozzi - stiamo lavorando per un'alta via dello Stelvio, ovvero un percorso escursionistico e in parte alpinistico che metterà in connessione una rete di sentieri che toccano i rifugi più alti e completerà l'offerta di ricettività, così gli alpinisti troveranno dei riferimenti sicuri dove dormire. Il progetto unitario, che si sviluppa sui tre territori, è finanziato da noi, dalla Provincia di Bolzano, dalla Regione Lombardia e dai fondi del Parco stesso. I progetti condivisi saranno l'elemento forte del futuro di questo Parco. La sistemazione dei sentieri la farà la Sat, ma abbiamo coinvolto anche gli amministratori locali e le guide alpine sul nostro territorio. È un modo - conclude Gilmozzi - per spiegare come l'ambiente può diventare un elemento di sviluppo per queste zone». Il costo complessivo dell'intervento dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro.
Accanto a questo, sul fronte opposto del Trentino, ovvero nella zona del Lagorai, l'assessore spiega che c'è un programma un altro progetto analogo a quello dello Stelvio. «Abbiamo intenzione di finanziare nel prossimo bilancio la Translagorai - dice Gilmozzi - che nasce all'interno del confronto con le reti delle riserve e con il territorio, le Comunità di valle e anche qui la Sat. Si tratta di completare un percorso escursionistico che da Vetriolo passa per il Manghen e va avanti fino al Rolle, dove alcune malghe vengono riadattate per garantire un minimo di ricettività con qualche camera per dare ospitalità e ristorazione. Non si tratta di fare cose che stravolgono il territorio, ma minimi investimenti per permettere di godere del nostro ambiente».Gilmozzi conclude assicurando che sta insistendo in giunta per «fare avere ai Parchi e alle reti di riserve più soldi, perché se lo meritano e stanno facendo un lavoro straordinario».