Segre: «Via parola "razza"» E Berlusconi è d'accordo
«Mi vengono i brividi», «la violenza razzista è ormai un fiume senza argini, prodotto di una pazzia collettiva sapientemente alimentata dai seminatori d’odio» e «mi sembra di rivivere cose orribili del passato». Lo dice la neosenatrice a vita Liliana Segre, testimone dell’Olocausto che - intervistata da Repubblica - alla domanda se le piacerebbe se «razza» scomparisse dalla Costituzione, risponde: «Sì, mi piacerebbe molto. Sono anche d’accordo con il presidente Grossi che ne ha contestualizzato l’uso. Ma vedrà che la parola razza verrà cancellata dalla Carta. Sarebbe un ottimo segnale».
Fa seguito Silvio Berlusconi, che si dichiara d’accordo con la senatrice. Alla domanda di Agorà sull’opportunità di togliere la parola «razza», Berlusconi ha risposto: «Io penso di sì. Gli italiani non sono razzisti, siamo ospitali. Non c’è un clima generale di odio ma qualche persona fuori di testa come il signore di Macerata che in questo clima ci sguazza».