Attività fisica «insufficiente» per l'81% degli adolescenti
Adolescenti sempre più inattivi e poco interessati al movimento: ben l'81% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni pratica «insufficiente» attività fisica con un rischio concreto per la salute. È la fotografia scattata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che avverte come proprio lo scarso movimento determini un maggior rischio di morte del 20-30%, oltre ad essere un fattore chiave per l'insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete e cancro.
Un problema presente anche in Italia dove oltre il 32% della popolazione è da considerarsi sedentaria, avverte il ministro della Salute e leader di Civica Popolare Beatrice Lorenzin, annunciando come suoi impegni su cui battersi nella prossima legislatura lo studio di incentivi fiscali per chi svolge la pratica sportiva e, soprattutto, l'aumento delle ore di educazione fisica nelle scuole. A livello globale, sottolinea l'Oms in un documento aggiornato a febbraio 2018, tra i giovani sono le ragazze le più inattive (84% contro 78%) e circa il 23% degli adulti over-18 non si muove abbastanza. Nei Paesi industrializzati, gli adulti inattivi raggiungono invece il 26% tra i maschi ed il 35% tra le donne, rispetto al 12% e 24% nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, nonostante circa l'80% dei Paesi membri abbia sviluppato politiche per ridurre l'inattività fisica, solo nel 56% di essi tali misure risultano operative. Il tutto con costi altissimi: si stima che la sedentarietà nel mondo costi oltre 67 miliardi di dollari l'anno in cure sanitarie e perdita di produttività, e nei Paesi ad alto reddito l'inattività fisica è responsabile dell'80% dei costi sanitari e del 60% dei costi indiretti.