Staccò un orecchio al taxista Pugile andrà ai servizi sociali
È stato sospeso, con richiesta da parte della difesa di «messa alla prova ai servizi sociali», il processo a carico di Antonio Bini, il bodybuilder accusato di lesioni aggravate dai futili motivi dopo l’aggressione a un tassista avvenuta per una banale lite di viabilità, lo scorso 28 novembre, nei pressi della stazione Centrale di Milano.
Il 29enne, posto agli arresti domiciliari il giorno dell’aggressione, era tornato libero il 9 febbraio scorso in seguito al risarcimento di 28 mila euro (più 5mila di spese legali) a Pier Federico Bossi, l’autista del taxi a cui staccò il lobo di un orecchio.
I difensori di Bini, gli avvocati Beatrice Saldarini e Patrizia Pancanti, hanno depositato oggi al giudice i documenti per chiedere la messa alla prova del loro assistito presso l’Uepe (l’ufficio per l’esecuzione penale esterna del dipartimento della amministrazione penitenziaria) e il prossimo 18 aprile il giudice deciderà se permettere a Bini di svolgere lavori socialmente utili per alcuni mesi.
Il tassista dopo l’aggressione era stato trasportato all’ospedale Niguarda, dove gli era stato ricucito il pezzo di orecchio. Aveva anche riportato la rottura del naso e la lussazione di una spalla. Nell’udienza di convalida dell’arresto il 29enne si era difeso, in un primo momento, affermando che Bossi lo avrebbe provocato con la frase «picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere».
Il 29enne poi aveva anche raccontato di non ricordare molto dell’episodio, ma aveva escluso di avere morso il lobo dell’orecchio dell’autista.
Secondo la ricostruzione, la discussione tra i due automobilisti era iniziata il 28 novembre alle 7,20 circa nei pressi della stazione Centrale, dove il tassista aveva appena accompagnato un cliente. Si era poi fermato all’angolo tra via Lepetit e via Vitruvio per bere un caffè, ma al momento di riprendere la marcia con la propria Citroen non si era accorto di una Yaris, guidata da Bini, che aveva evitato l’impatto sterzando bruscamente. Come ripreso dalle telecamere della zona, dopo una serie di improperi reciproci, i due si sarebbero fermati poco distante e sarebbero quindi venuti alle mani.