Stele per i parà nazisti Cassino, Zingaretti condanna iniziativa
La storia nazi-fascista torna a tormentare il Lazio. Dopo il mausoleo per il gerarca Rodolfo Graziani ad Affile, in provincia di Roma, stavolta la polemica esplode a Cassino, nel Frusinate, dove l'Associazione albergatori vuole dedicare una stele ai paracadutisti tedeschi del 1944. "Iniziativa di riconciliazione", secondo gli organizzatori, "senza alcuna valenza politica", per ricordare tutte le vittime. Ma la cerimonia di domani, rivelata dal Fatto Quotidiano, nella Città Martire che pagò un prezzo durissimo durante la seconda guerra mondiale, fa infuriare il presidente della Regione Nicola Zingaretti, che parla di "un gesto grave" e condanna l'evento. "Uno sfregio alla guerra di liberazione" per il presidente dell'Associazione partigiani (Anpi) di Roma. "Coinvolgendo anche l'Anpi nazionale - dice - siamo pronti a fare denuncia".
Una stele nella grotta dove si installò il comando dei parà tedeschi durante i durissimi combattimenti della Seconda Guerra Mondiale nella zona di Montecassino. Reparti responsabili lì e altrove in Italia di eccidi di civili, ricorda il Fatto. "È un monito e un ricordo delle vite stroncate dall'assurdità e dalla violenza della guerra e per tutti i militari e tutti i civili morti nella battaglia", secondo l'Associazione Paracadutisti Tedeschi, promotrice dell'iniziativa. La stele sarà collocata a Cassino nel punto della Grotta di Foltin, posto di comando del capitano dei paracadutisti nazisti Ferdinand Foltin. L'Associazione degli albergatori di Montecassino e Linea Gustav (fortificazione nazista che divideva in due l'Italia, ndr) - chissà se con un pensiero al turismo tedesco - ha coinvolto il sindaco di centrodestra Carlo Maria D'Alessandro e l'abate di Montecassino Dom Donato Ogliari. Quest'ultimo, a leggere la locandina online dell'evento, domani dovrebbe benedire la stele. Ma Zingaretti parla di "grande stupore e profonda inquietudine" per l'iniziativa. "Sul manifesto appare un paracadute aperto che richiama la prima Divisione che ha operato nella zona", fa notare il governatore del Lazio.
A novembre scorso il sindaco di Affile Ercole Viri e due assessori sono stati condannati a otto e sei mesi per apologia di fascismo per il sacrario di Graziani, nativo di Filettino, nel Frusinate, a pochi chilometri di distanza. Il monumento, costruito con soldi pubblici, è stato aspramente osteggiato dall'Associazione partigiani (Anpi) e dallo stesso Zingaretti. Ora un nuovo fronte della memoria si apre a Cassino.