Libia, terroristi uccisi decapitati per ostacolare identificazione
Per ostacolare l’identificazione dei capi terroristi uccisi da un raid Usa in Libia, che potrebbero essere di Al Qaida, qualcuno ha tagliato le teste ai corpi facendole sparire. Lo ha riferito un alto funzionario libico al sito Africagatenews.
La fonte, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno del governo «provvisorio», quello insediato a Tobruk e appoggiato dal generale Khalifa Haftar, ha precisato che a decapitare i cadaveri sono stati non meglio precisati uomini con la pelle bianca e la barba.
Il capo di gabinetto, Ahmed Baraka, in dichiarazioni al sito ha precisato di riferire informazioni dalla prefettura di polizia di Ubari e ha evocato la possibilità che gli uccisi siano rilevanti quadri di Al Qaida.
A cercare di ostacolare la loro identificazione facendo sparire le teste sarebbero loro accoliti. Secondo Baraka i morti nel raid sono tre.
Da quando si è insediato il presidente americano Donald Trump gli Usa hanno condotto in Libia otto raid con droni, secondo informazioni rilanciate dal New York Times due settimane fa.
Le incursioni per lo più vengono condotte da droni «MQ-9 Reaper» che «decollano da una base aerea in Sicilia», aveva ricordato il quotidiano statunitense.
Sul terreno in Libia gli Stati Uniti hanno solo poche decine di forze delle Operazioni speciali che consigliano e assistono milizie allineate col fragile Governo di accordo nazionale del premier Fayez Al Sarraj.