La replica dell'Upt a Ugo Rossi «Metti a rischio la coalizione»

Il Parlamentino dell’Upt ieri sera ha preso due decisioni per cercare di risalire la china dopo la scoppola subita alle elezioni politiche, con la bocciatura di entrambi i propri candidati: il deputato uscente Lorenzo Dellai e l’assessore Tiziano Mellarini, che si è subito dimesso da segretario.


Innanzitutto, si è deciso di affidare al capogruppo in consiglio provinciale, Gianpiero Passamani , e all’ex senatore Vittorio Fravezzi il compito di rappresentare il partito e quindi di esserne i referenti politici in questa fase in cui l’Unione per il Trentino deve capire se riuscirà, come è nelle sue intenzioni, a dare vita a una fase costituente con altri.


Proprio per verificare le condizioni dell’avvio di una costituente e i mondi e forze politiche potenzialmente interessate, il Parlamentino ha anche votato dare un incarico all’assessore provinciale Mauro Gilmozzi di presentare una proposta di percorso costituente, magari sapendo indicare anche con chi avviarlo, in tempo per la prossima riunione del Parlamentino del partito, che è già stata convocata per il 4 aprile, ovvero subito dopo Pasqua, nella quale sarà eletto anche il nuovo presidente dell’assemblea viste le dimissioni di Fabio Pipinato.


Per l’elezione del nuovo segretario, invece, lo statuto dà tempo 90 giorni dalle dimissioni che sono avvenute il 17 marzo. Quindi in questo lasso di tempo l’Upt dovrà capire se si creeranno le condizioni per evolvere in qualcosa di diverso fondando un altro partito assieme ad altri, come è nelle intenzioni con la fase costituente. Se l’operazione non dovesse andare in porto in questi temini, si aprirebbe una fase congressuale per l’elezione del segretario dell’Upt. Il tutto dunque dovrà essere chiarito entro giugno. E del resto, visto che le elezioni provinciali sono previste a fine ottobre, è chiaro che tutti hanno interesse ad accelerare il percorso.


Intanto, ieri, nella discussione politica del Parlamentino, Upt ha tenuto banco l’intervista con cui il presidente della Provincia, Ugo Rossi, ha smarcato il Patt dal centrosinistra non escludendo, per la prima volta, l’eventualità che le Stelle alpine si presentino alle elezioni provinciali con un’altra coalizione, se non ci sarà un convinto sostegno degli alleati a proseguire sulla strada segnata.


Vittorio Fravezzi, uno dei due nuovi portavoce dell’Upt, al termine dell’incontro spiega: «Ci siamo trovati tutti concordi nel dire che le parole del presidente Rossi sono state molto gravi perché aggravano la situazione politica del centrosinistra autonomista e mettono a repentaglio la coalizione».


«Per questo - prosegue Fravezzi - con Passamani chiederemo a Rossi un incontro di chiarimento politico insieme agli altri partiti della coalizione. Il presidente dovrebbe infatti essere anche il garante della coalizione e per questo non può parlare da leader del Patt invece che della coalizione».

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