Frecce tricolori, nessuna donna finora selezionata ai concorsi
Nessun ruolo è precluso alle donne pilota dell’Aeronautica Militare, neanche quello di far parte della Pattuglia acrobatica nazionale, le celebri Frecce Tricolori. Finora, tuttavia, precisa la Forza Armata, non ci sono donne selezionate per entrare nella Pan.
La prima donna pilota è entrata in corso in Aeronautica nel 2000 e per loro non c’è alcuna preclusione rispetto ai colleghi uomini: da allora in tante si sono infatti messe ai comandi delle varie linee, elicotteri, jet, tanker, ecc. Per far parte delle Frecce Tricolori, il militare - donna o uomo che sia - deve fare domanda per partecipare alla selezione, che è volontaria. Per accedere alla domanda occorre avere una serie di requisiti previsti da un’apposita direttiva: bisogna provenire da una linea aerotattica, quella dei piloti di jet; avere un’adeguata attitudine comportamentale; avere prontezza d’impiego, che si ottiene con una permanenza di 5 anni in un reparto, finita l’accademia ed accumulate un numero minimo di ore di volo.
Fatta la domanda e rispettati i requisiti si può partecipare alla selezione, al termine della quale il candidato o la candidata può entrare nelle Frecce Tricolori, formate da 10 piloti più il comandante. Mediamente la formazione - che ha sede nella base aerea di Rivolto (Udine) - cambia uno o due elementi ogni anno. Per ora nessuna donna è stata selezionata ma non - sottolinea l’Aeronautica - perchè fossero in vigore divieti.
Peraltro, attualmente, la speaker della Pan è donna, così come anche un’ufficiale tecnica. Se in futuro una pilota farà domanda e passerà la selezione, le Frecce potranno tingersi di rosa.