Bufera su Kaswalder per un'imprecazione in aula
Le sedute del consiglio provinciale, convocato dall'inizio dell'anno, senza temi di particolare rilevanza, salvo qualche legge specifica liquidata velocemente, è diventato ormai una vetrina per la campagna elettorale dei consiglieri. E nelle discussioni sulle mozioni gli interventi spaziano accendendo gli animi, i toni e la polemica tra maggioranza e opposizione.
Ieri mattina ha suscitano un polverone con scia di polemiche l'imprecazione pronunciata dal consigliere provinciale Walter Kaswalder (Autonomisti popolari), che mentre si discuteva una mozione sui disturbi alimentari si è scagliato contro l'assessore all'ambiente, Mauro Gilmozzi, perché poco prima gli aveva bocciato una mozione per togliere il cemento amianto dai pozzi. Kaswalder ha pronunciato la parola «ostia», sentita distintamente da molti consiglieri e dallo stesso assessore Gilmozzi che infatti ha replicato ammonendolo per il fatto di aver bestemmiato in aula.
A quel punto Kaswalder se l'è presa con il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, che lo ha richiamato per aver bestemmiato, dicendogli che lo querela perché lui non ha bestemmiato perché «ostia non è una bestemmia». In difesa di Kaswalder è intervenuto anche il consigliere Claudio Cia (Agire), che ha confermato di aver sentiro pronunciare da Kaswalder la parola «ostia», ma che è una parola che si usa comunemente quando si parla al bar e ha suggerito ai consiglieri scandalizzati di «dire una preghiera» insieme per riparare lo scivolone del collega. Claudio Civettini (Civica trentina) lo ha definito «peccato veniale». La seduta è proseguita nervosa per tutto il giorno, con ripetuti battibecchi e difficoltà del presidente Dorigatti a tenere l'aula. Nel pomeriggio è iniziata poi la discussione della mozione presentata dai consiglieri dell'Upt, primo firmatario Pietro De Godenz, in materia di gestione di lupi e orsi per rafforzare le misure di prevenzione dei danni. Anche Donata Borgonovo Re (Pd) ha sollecitato la giunta ad «arricchire le nostre conoscenze e competenze rispetto al lupo, individuando ulteriori azioni a livello provinciale per evitare che gli allevatori, gli imprenditori turistici e i frequentatori del nostro territorio subiscano danni a causa della presenza del lupo».
Le minoranze invece hanno attaccato la giunta Rossi in merito al disegno di legge con il quale si apre alla possibilità di uccidere lupi e orsi. Oggi riprenderà la discussione e il consiglio provinciale dovrà decidere anche sull'urgenza per portare già a luglio in aula il disegno di legge per l'approvazione.