Violentata in strada Reggio Emilia, caccia all'uomo
L’ha aggredita alle spalle, mentre stava facendo una passeggiata vicino a casa, a Reggio Emilia. L’ha trascinata in un cespuglio e ha abusato di lei, picchiandola selvaggiamente mentre la giovane cercava di opporre resistenza e gridava. Poi è scappato, facendo perdere le sue tracce nel buio.
La 24enne reggiana, ferita e sotto choc, ha trovato le forze per rialzarsi, chiedere aiuto e raccontare ai poliziotti quanto le è accaduto domenica sera intorno alle 20,30 in via Petit Bon, nella prima periferia della città. Un fatto brutale e violento che ha gettato nel terrore un intero quartiere.
E ora, in tutto il territorio reggiano e nelle province limitrofe, è caccia aperta all’uomo che si è reso responsabile di questa violenza: stando alla descrizione fornita dalla vittima si tratterebbe di uno straniero di circa trent’anni.
Gli esperti della polizia stanno redigendo un identikit dell’indagato che poi verrà diramato a tutte le forze dell’ordine, mentre gli uomini della squadra mobile stanno passando al setaccio tutte le telecamere della zona per cercare elementi utili.
Sul posto, subito dopo la violenza, erano accorsi decine di agenti: tra loro anche gli uomini della Scientifica, che hanno perlustrato tutta l’area in cerca di elementi biologici e tracce di quanto era appena accaduto.
La ragazza nel frattempo era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le medicazioni. Fin da subito per lei è scattato il protocollo sanitario che si utilizza nei confronti delle vittime di abusi.
La 24enne ha passato tutta la notte in compagnia dei sanitari e degli psicologi dell’Ausl, ai quali ha affidato il suo drammatico racconto.
La strada in cui è avvenuta la violenza sessuale è quella adiacente al campo da baseball della città, ai limiti di un parco. Una zona residenziale e tranquilla, frequentata la sera soltanto da persone che fanno una passeggiata. E così aveva fatto anche lei, domenica sera, come sua abitudine.
L’aggressore però è arrivato silenziosamente alle sue spalle.
Ha approfittato del buio e di alcuni arbusti che si trovano nell’area per nascondersi, per trascinarla in un cespuglio e attutire le grida della ventenne. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo per il reato di violenza sessuale da parte del sostituto procuratore Giulia Stignani. Stando alle prime ricostruzioni non ci sarebbero testimoni di quanto avvenuto.
La polizia è ora in campo a 360 gradi per individuare l’uomo, pattugliando città e provincia senza sosta, sulla base delle descrizioni fornite dalla ragazza.
«La violenza sessuale - ha detto il sindaco Luca Vecchi - è un reato di gravità assoluta, davanti al quale il primo pensiero e il primo sentimento devono essere quelli di vicinanza e solidarietà alla vittima. Auspichiamo che, nel momento in cui verrà assicurato alla giustizia, al colpevole venga riservata una pena adeguata e severa».