Ny Times, media italiani spietati
«I titoli dei giornali italiani sono stati spietati: da ‘Asia Minor’ a ‘Et tu, Asia’ a, naturalmente ‘Asia Weinstein’: lo scandalo Asia Argento segna l’apertura della caccia sul #MeToo in Italia», titola oggi il New York Times in un pezzo di appoggio agli ultimi sviluppi sulle accuse di molestie del giovane Jimmy Bennett, un ex attore bambino all’epoca minorenne per lo stato di California.
Il quotidiano, nell’articolo da Roma, nota che la Argento non è mai stata una beniamina dei media «in una società come quella italiana inflessibilmente patriarcale»: è stata invece ritratta nella maggior parte senza simpatia come una cinica arrampicatrice, esperta nella relazione spesso basata sul ‘do ut des’ tra sesso, potere e ambizione del suo paese. L’ultima vicenda - ancora il Times - ha trasformato Asia dall’essere «l’imperfetta portavoce di un movimento che in Italia già faceva fatica a prendere piede a una donna che potrebbe aver danneggiato la causa irreparabilmente, almeno nel suo paese». Lo scandalo, scrive il Times, ha reso cioè la Argento «il bersaglio di una selvaggia e pubblica messa alla gogna sulle prime pagine di praticamente tutti i giornali italiani». Secondo il quotidiano americano, il fatto che l’attrice non avesse incontrato il favore del pubblico dopo essere uscita allo scoperto con le accuse a Harvey Weinstein di stupro,è in parte «un riflesso della costante resistenza del paese ai progressi che il movimento #MeToo ha aperto per le donne in altre nazioni».