Elezioni: le liste in campo L'altro Trentino a sinistra
Scuola e sanità gratuite per tutti, lavoro di cittadinanza e mobilità alternativa. Sono i cardini su cui si fonda il programma de «L’Altro Trentino a sinistra», lista di 31 elementi che assieme a «Liberi e Uguali» dà vita alla coalizione «Sinistra per il Trentino» che sostiene Antonella Valer, unica donna candidata alla presidenza della Provincia di queste elezioni.
Capolista è Giuliano Pantano, storico volto di Rifondazione comunista che alle politiche del 4 marzo si era candidato con «Potere al Popolo», così come Valeria Allocati. «La nostra è una lista composita, con persone provenienti dalle varie zone del Trentino e con attività eterogenee nel mondo del lavoro» spiega Pantano.
Il programma di coalizione evidenzia nelle premesse come il Trentino possa e debba scegliere un modello di sviluppo in cui al centro stiano i bisogni delle persone e l’ambiente in cui vivono «affinché la qualità della vita possa essere soddisfacente per tutti e tutte».
«Il mondo in cui viviamo e vivremo - recita il programma - è un mondo abitato da persone nate in luoghi diversi, la cui lingua madre è diversa e che praticano religioni differenti. Una convivenza solidale è possibile se c’è riconoscimento e rispetto di diritti e doveri delle persone come singoli e come parte della collettività». Sei sono le azioni prioritarie per il Trentino del futuro: riequilibrio territoriale; piena e buona occupazione; qualità della democrazia; investimento nei beni pubblici; scelte di pace, cooperazione e accoglienza; il coraggio del limite, ossia quando è necessario dire di no.
Ecco dunque che tra le proposte emergono in primis una legge per la montagna, con l’obiettivo di promuovere il turismo dolce e valorizzare la biodiversità, oltre a un progetto di mobilità alternativa rilanciando la ferrovia con la riattivazione delle tratte storiche dismesse e promuovendo le forme di mobilità alternativa come car sharing e car pooling. No invece a Tav e Tac, oltre che alla realizzazione della Valdastico nella versione «Valsugana» e «Vallagarina».
Non dovranno mancare - secondo la coalizione a sostegno di Valer - politiche per favorire la permanenza delle popolazioni nelle valli e nei paesi, garantendo l’informatizzazione degli edifici, con incentivi al riuso dell’esistente. E ancora: i servizi pubblici come scuola e sanità devono essere presenti sul territorio in modo diffuso. «La soddisfazione dei bisogni essenziali (alimentazione, casa, istruzione, salute) è un diritto che deve essere garantito anche con politiche di gratuità più che con elargizioni monetarie» si legge nel programma.
L’Altro Trentino a Sinistra con LeU punta anche sul lancio di un piano economico e ambientale pluriennale che ri-orienti l’economia e riqualifichi il lavoro. A questo si aggiunge un «piano di lavoro di cittadinanza che garantisca ai residenti che lo desiderano un lavoro di qualità con un salario minimo dignitoso: la Provincia assume i lavoratori e questa politica sostituisce gli altri ammortizzatori sociali». L’Itea va poi rilanciata, rendendola nuovamente pubblica, mentre in ambito edilizio è necessario il blocco di nuove edificazioni. Si infine di una riforma degli strumenti di partecipazione dell’autonomia, introducento forme di democrazia diretta e deliberativa.