Elezioni: le liste in campo Primon e l'identità tirolese
La lista Popoli Liberi - Freie Völker porta l’impronta del fondatore, Paolo Primon, che è il candidato alla presidenza della Provincia e il cui nome compare anche nel simbolo.
Il programma depositato al momento della presentazione è fatto di quattro paginette in cui si insiste molto sull’identità regionale e sui legami storici del Trentino con il Tirolo. C’è rammarico per un’identità che secondo Popoli Liberi è andata perduta, con la conseguenza di una perdita di posizioni dell’industria turistica, identificata come portatrice di ricchezza e di posti di lavoro.
Al centro delle attenzioni viene posta nel programma la famiglia. Si promettono agevolazioni per quelle con figli e dove entrambi i genitori sono costretti a lavorare.
A proposito di lavoro, il movimento chiede regolamenti, ad esempio in tema di appalti, che favoriscano le imprese provinciali e regionali e in generale la difesa delle microimprese locali con sostegno a chi assume e drastica semplificazione burocratica.
A scuola si propone di introdurre il tedesco come seconda lingua e l’insegnamento della storia e della cultura tirolesi; anche qui nelle assunzioni l’idea è creare corsie preferenziali per i residenti in regione.
In tema di sicurezza Primon & C. propongono di eliminare le divise di ogni colore e i corpi militari di ogni tipo istituendo un unico corpo di polizia regionale. Un’attenzione particolare andrà riservata per gli irregolari che delinquono mentre si assicura una pacifica convivenza a coloro che rispettano le regole.
Anche il sistema fiscale dovrà secondo Popoli Liberi essere riorganizzato a livello regionale, mantenendo l’obbligo di versare una percentuale delle entrate allo Stato. Di proprietà regionale si auspica siano anche le centrali di produzione energetica, le strade e l’autostrada del Brennero. Per rallentare l’uso dei pullman si propone un sistema di spostamento con funicolari in montagna mentre il fiume Adige, idea già lanciata tre anni fa quando Primon si candidò a sindaco di Trento, dovrebbe essere reso navigabile.
Sulla questione della doppia cittadinanza, avanzata dal nuovo governo austriaco, Popoli Liberi è drastico e la chiede anche per i Trentini. «Riteniamo - si legge nel programma - sia un’opportunità lavorativa in più per i nostri giovani oltre ad essere un diritto storico che ci permetterà di ricostruire la nostra vecchia regione compreso l’Ampezzo, Valvestino e Pedemonte».