Elezioni: le liste in campo Sovranisti, via dalla Ue
«Per riconquistare la nostra Autonomia dobbiamo Riconquistare l’Italia». Per il movimento sovranista Riconquistare l’Italia che sostiene il 29enne candidato presidente Federico Monegaglia, è questo il punto da cui partire per ridare forza al Trentino.
«Dobbiamo riconquistare la potestà dello Stato, della Regione e della Provincia di tornare ad essere attori e regolatori nel comparto economico, di programmare lo sviluppo dei territori, di incentivare il lavoro e la vita nelle nostre valli che vanno spopolandosi ogni giorno, di decentrare sempre più funzioni dalla Provincia ai Comuni, vero spazio di espressione delle comunità della nostra terra, oggi martoriati dagli assurdi vincoli di bilancio impostici dall’ordinamento europeo e degradati di conseguenza al rango di enti poco più che contabili» spiega il programma di Ri.
Il movimento sovranista si presenta per la prima volta a un’elezione in Trentino con uno scopo preciso: «Promuovere un localismo che porti le funzioni quanto più possibile vicino al cittadino, al livello dei Comuni e dei territori, in luogo di un regionalismo esasperato che ha accentrato nella Provincia la quasi totalità delle funzioni. Contrasteremo con ogni mezzo la riduzione dei servizi pubblici, soprattutto quelli periferici, a partire dai punti nascita e dalle guardie mediche».
Per quanto riguarda la scuola intende promuovere «la cultura dell’educazione civica nelle scuole, nelle quali andranno insegnate la nostra Costituzione, la nostra Autonomia, e la storia che ad esse ci ha condotto».
Sulla sanità, i sovranisti di Ri sono critici sulla gestione uscente: «Nel Trentino, come nel resto del paese, assistiamo al progressivo disfacimento di quello che fino a qualche anno fa era considerato il sistema sanitario più avanzato del mondo». Per il lavoro Ri nel settore privato, propone «di ridurre quanto più possibile gli effetti delle politiche di concorrenza e delle politiche di austerità che hanno causato la distruzione delle piccole e medie imprese in tutti i settori (agricolo, industriale e del commercio); la concorrenza infatti agevola sempre il grande capitale».
Nel turismo «il tentativo di rendere il Trentino una meta d’elezione per il turismo primaverile ed autunnale potrà e dovrà» passare dalla valorizzazione degli «elementi identitari» locali. Sui trasporti si punta a render enti formalmente pubblici Trentino Trasporti e Trentino Trasporti esercizio. Da RI, che punta a uscire dalla Ue, arriva poi un «no alla Valdastico» e una opposizione generalizzata «alla realizzazione di nuove strade, salvo quelle fondamentali» per gli abitati periferici».