Per il Garante, la Siae abusa della sua posizione dominante
Abuso di posizione dominante da parte di Siae. Dopo che per anni lo hanno sostenuto artisti e musicisti specialmente dilettanti o esordienti, ora lo ha stabilito l’Antitrust dopo sei mesi di indagine e con un provvedimento del 25 settembre scorso. L’Autorità ha accertato che, a partire almeno dal 1 gennaio 2012, la Società Italiana Autori ed Editori ha messo in atto una condotta finalizzata a escludere i concorrenti nel mercato della gestione dei diritti d’autore, nonchè a impedire il ricorso all’autoproduzione da parte dei titolari dei diritti.
Dunque, ha ordinato alla Siae di «porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi».
A rivolgersi all’Authority erano state Soundreef e Innovaetica. Le due società accusavano Siae di ostacolare l’ingresso nel mercato di realtà alternative, che invece doveva essere garantito dal recepimento della direttiva europea Barnier. La norma italiana del 2017 vincolava, però, l’attività delle concorrenti alla raccolta senza fini di lucro.
Secondo l’Antitrust, che ha imposto una sanzione pecuniaria simbolica da mille euro, la società presieduta da Mogol ha messo in atto «una complessa strategia escludente», «attraverso la pervicace affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa».
In particolare, le condotte riguardano: a) ostacolare la libertà dei titolari del diritto d’autore di gestire i propri diritti al momento dell’attribuzione, della limitazione o della revoca del mandato; b) imporre vincoli alla gestione dei diritti d’autore anche dei titolari non iscritti alla Siae; c) imporre ostacoli nella stipulazione da parte degli utilizzatori di altri contratti di licenza d’uso delle opere con i concorrenti della Siae; d) escludere i concorrenti dai mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore di repertori esteri.
«Sebbene accompagnato da una sanzione simbolica di 1000 euro, è un provvedimento che non trova giustificazione nelle norme - è il commento della Società, che si dice certa di poter dimostrare che non c’è stata nessuna violazione o abuso anche in materia di concorrenza -. Leggeremo e valuteremo con grande attenzione il testo».
Di tutt’altro tenore il commento di Soundreef, che vede riconosciuta la sua battaglia. «Siamo felicissimi per la decisione espressa dall’Antitrust che, di fatto, ristabilisce giustizia nel mondo del diritto d’autore. Siae dovrà porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi», fa sapere Davide D’Atri, ad di Soundreef.
«Tutti i comportamenti da noi denunciati - aggiunge D’Atri - sono stati sanzionati. Auspichiamo che entro il 2018 il Governo e il Parlamento prevedano una misura finalizzata ad aprire completamente il mercato, modificando il Decreto Fiscale dello scorso anno che non permette, ad oggi, agli Enti di Gestione Indipendente come Soundreef di poter operare in piena concorrenza con Siae e con gli Organismi di Gestione Collettiva».